Un cerchio circoscritto risplende dal soffitto al pavimento della sua luce blu come il cielo la notte e se osserviamo la vita circostante, il silenzio dell’universo proprio ritroviamo la congiunzione tra noi e l’infinito nella notte poiché entrambe rivestono, hanno lo stesso identico sfondo e colore.
Unità tra uomo e universo un elemento indiscutibile, imprescindibile mentre così non è tra gli uomini, tranne in determinati momenti e la Giornata Mondiale del Diabete è stata uno di questi, e lo sottolineo, evidenzio proprio nel momento in cui vai a vedere il siglario di associazioni nazionali che si occupano di diabete come malati e operatori – e sono tante – ma lo stesso accade anche nelle reti sociali e su internet. Insomma una galassia per una malattia. Per fortuna la Giornata Mondiale del Diabete c’è anche come elemento unitario e sarebbe bello, buono e positivo poter ripetere un momento analogo in altra parte dell’anno per sostenere la ricerca scientifica. io rilancio sempre questa proposta: qualcuno (medici, scienziati e ammalati) la ascolterà?
La settimana che va a cominciare si occuperà di vari argomenti: si riprende un tema importante per noi diabetici ovvero la buona educazione nel vivere al meglio la patologia e non sentirla, con uno sguardo necessariamente più approfondito sull’autocontrollo e come ottimizzarlo. Poi vi racconterò come procedo con il nuovo sistema di controllo glicemico Freestyle Libre di Abbott, da due settimane in prova. Ma già vi fornisco una anticipazione: a differenza del sensore abbinato al microinfusore, nel mio caso si tratta del Medtronic con Enlite, quest’ultimo oltre tre metri di distanza perde il segnale e non fornisce il valore della glicemia per poi riprenderla una volta riavvicinato. Mentre il Libre avendo al suo interno una memoria flash conserva i valori per almeno otto ore anche se a distanza indefinita dal lettore.
Manca un mese esatto dalla prossima visita di controllo del diabete e intanto ho prenotato un pacco di esami e controlli da effettuare in combinazione con quelli richiesti dallo specialista reumatologo: i tratta dei consueti esami di laboratorio per sangue e urine, come radiografie alle articolazioni e densitometria ossea. Unica nota critica nel contesto attuale riguarda l’elettromiografia, per la quale i tempi di attesa sono lunghi (la farò tra tre mesi).
La media glicemica riscontrata nella scorsa settimana è uguale a 145 mg/dl, al di là del valore ottimale in sé quello che desidero descrivere, grazie all’analisi della curva glicemica offerta dal sensore, ancora una volta è la tendenza all’ipoglicemia ricorrente nell’arco della giornata e la continua rincorsa per arrestare una minaccia simile. Un episodio emblematico si è presenta nella sera e notte di sabato. Nonostante alle 23 avessi una glicemia a 120, con tendenza a scendere e quindi sospensione dell’erogazione per tre ore, avevo preso due bustine di zucchero per cercare di arrestare l’evento ma la mattina dopo ho ritrovato una ipoglicemia a 40 e nonostante un pranzo ricco, carico di carboidrati i valori glicemici restavo bassi e sempre sospesa l’insulina. Che dire?