Default Featured Image

A volte può sembrare necessario svolgere delle indagini supplementari per capire dove si va a parare quando cerchiamo risposte senza trovarle e dicembre rappresenta bene questo stato d’animo: il mese che ci porta alla fine di un anno, alla celebrazione del Natale, al solstizio d’inverno, alle vacanze di fine anno, alla tredicesima e molto più sinteticamente quando facciamo il bilancio e tiriamo le somme di un anno prossimo a finire.

A volte il destino, o meglio la somma dei nostri comportamenti porta a fare del numero 12 non solo il corrispettivo del mese che andiamo a cominciare oggi, ma anche qualcosa di più importante e pesante sotto il profilo del buon compenso diabetico: avere la glicata a 12. Uno spauracchio pesante per chi ha il diabete da quando tale esame del sangue è entrato a far parte del novero dei pilastri indicatori dello stato della malattia.

Una glicata a 12 equivale una glicemia media di 345 mg/dl, ma il 12 non è il valore limite, si può andare oltre e la differenza in questo caso tra tipo 1 e 2 sta proprio nella sintomaticità di tali estremismi valoriali,  nel tipo 1 possono arrivare anche al vomito per esempio con la presenza di acetone nel sangue e urine, mentre nel tipo 2 la cosa è sostanzialmente asintomatica, fino a quando gli effetti finiscono per diventare tali da consentire, con difficoltà, di metterci una pezza.

Ho fatto tutta questa tiritera per una semplice ragione: anticamente nel mio diabete vissuto tra infanzia e adolescenza, ma anche un poco dopo, il periodo delle feste tra Natale e l’Epifania era considerato dello stracarico alimentare e pertanto finiva per essere un momento di dura prova per noi diabetici “precoci”, regolarmente la glicemia infatti diventa molto alpinistica. Ma oggi è tutto diverso, e coi controlli, gli strumenti di analisi e monitoraggio della glicemia e del diabete andare male significa solo essere dei kamikaze. Poi ormai le feste hanno un ruolo solo di calendario e per quanto riguarda il lato epicureo, alimentare, ogni giorno, ora, è Natale da queste parti. Quindi non si guarda al 12 ma al 365.

E anche per un diabetico qualsiasi in questo ultimo mese dell’anno si affrontano esami e visite, proprio oggi vado a fare la glicata e a metà dicembre vedrò il diabetologo per l’ultimo appuntamento del 2014.

Il diabetico elettricista di se stesso, ovvero a ravanare e  brigare per far funzionare al meglio il sensore utile al controllo continuo della glicemia, alla luce del fatto che tale strumento è un filo elettrico conduttore dei segnali lanciati dall’enzima al trasmettitore circa il campione di valore glicemico prelevato dal liquido interstiziale sottocutaneo. Pertanto destreggiandomi tra filo, antenna e presenza del segnale riesco a far andare il congegno e portare a casa una media mensile a novembre di 160 mg/dl della glicemia. Non resta di vedere il risultato della glicata e augurarvi un buon dicembre.