Uno studio che ha coinvolto gli scienziati dell’Università di Leicester ha stabilito un legame tra ipoglicemia e l’aumento del rischio di eventi cardiovascolari e mortalità nei pazienti con diabete.
I professori Kamlesh Khunti e Melanie Davies, scienziati della University of Research Centre di Leicester Diabetes, hanno confermato l’associazione tra ipoglicemia e un aumentato rischio di eventi cardiovascolari e mortalità nei pazienti insulino-trattati affetti da diabete, che potrebbero portare a cambiamenti nel modo in cui alcuni pazienti viene gestito il trattamento. I risultati dello studio sono stati pubblicati online sulla rivista Diabetes Care il 9 dicembre.
La ricerca fa parte di una collaborazione internazionale con gli scienziati dell’Imperial College di Londra, il QIMR Berghofer Medical Research Institute e Novo Nordisk A/S – e sono stati impiegati i dati dal database di Clinical Practice Research Datalink UK. I professori Khunti e Davies hanno dimostrato che, a seguito di ipoglicemia, i pazienti diabetici trattati con insulina hanno avuto maggiore rischio del ~ 60% di eventi cardiovascolari, ed avevano tra 2-2,5 volte più probabilità di morire nel corso dello stesso periodo, come gli che non hanno vissuto ipoglicemia.
Kamlesh Khunti, Professore di Diabetologia e Medicina Vascolare presso l’Università di Leicester, a capo della ricerca, ha detto: “Questo è uno dei primi studi per segnalare il rischio di eventi cardiovascolari e mortalità nelle persone con diabete sia di tipo 1 che di tipo 2. I rischi sono molto significativi e dobbiamo identificare questi pazienti presto al fine di attuare strategie per ridurre il rischio di ipoglicemia.”
I diabetici sono a più alto rischio di malattia cardiovascolare a causa della formazione di placche aterosclerotiche nei vasi sanguigni; questa è una delle principali cause di morte precoce in questi pazienti. I risultati dello studio dimostrano che l’ipoglicemia, la quale si verifica quando il glucosio nel sangue di un paziente diventa pericolosamente basso, può attivare eventi cardiovascolari potenzialmente fatali.
Melanie Davies, professore di Diabetologia presso l’Università di Leicester e Consulente Onorario presso gli ospedali di Leicester, ha commentato: “I dati di questo pezzo importante della ricerca confermano quanto già sappiamo nelle persone con diabete di tipo 2 e si estende la nostra conoscenza in quelli con diabete di tipo 1. Si conferma anche l’importanza dell’ipoglicemia e il suo collegamento con un aumentato rischio di eventi cardiovascolari, una minaccia che persiste per un lungo periodo di tempo. Per il futuro abbiamo bisogno di concentrarci su strategie di gestione che aiutino i pazienti a minimizzare il rischio di avere eventi ipoglicemici”.