Il calendario diabetico in questa fine d’anno si fa piuttosto fitto e intrigante: solo un mese fa si teneva la Giornata Mondiale del Diabete, poi il 30 novembre l’evento bolognese della locale associazione diabetici intitolato aggiungi un diabetico a tavola. Ieri a Milano per gli auguri di Natale nel pranzo – incontro promosso da Portale Diabete che ha visto la partecipazione di 100 convenuti provenienti da diverse parti d’Italia. Infine nel mio piccolo sono atteso mercoledì prossimo per la visita di controllo del diabete: ultima chiamata dell’anno 2014.
Ancora non è giunto il momento di fare bilanci e tirare le somme a conclusione di un anno, ci ripromettiamo di farlo la prossima settimana. Ma alcune anticipazioni desideriamo farle: tra dibattiti scientifici e discussioni filosofiche del diabete e quanto lo circonda. Tra l’essere o non essere malattia. L’essere o non essere una condizione. L’essere o il fare, tra il dire e i maroni che fa venire (in particolar modo sino ai trent’anni d’età) c’è tutto un divenire di percezioni ed elementi da ricondurre a sintesi in ordine sparso.
Nei prossimi mesi e anni verrà a mancare sempre più il servizio sanitario pubblico e di questo sarà particolarmente interessata e coinvolta la cura e assistenza medica per il diabete. Tra il 2015 e il 2016 le strutture specialistiche di diabetologia verranno ad essere accorpate e ristrette in termini di personale e budget (soldi) disponibili. Anche le convenzioni con le strutture private sono destinate a cessare. I cosiddetti LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) offriranno oltre a insulina e trattamenti correlati (ipoglicemizzanti orali), ambiti di diagnostica fermi agli attuali e nulla più. L’esenzione dai ticket già a partire dal 2015 sarà legata solo al reddito e standard ISEE, pertanto anche quanti l’avevano per patologia o invalidità pagheranno quota parte degli esami e visite. Ancora non è chiaro cosa accadrà per la fornitura degli strumenti di controllo domestico della glicemia. E in particolare modo per quanto riguarda strumenti innovativi (sensori e microinfusori): la tendenza in atto è legata alle disponibilità di bilancio presenti nelle singole aree vaste dei rispettivi servizi sanitari regionali.
Comunque con la coperta del servizio pubblico destinata a ridursi alle dimensioni di una fodera per coloro che avranno la possibilità di sottoscriverla, in proprio o tramite i datori di lavoro, ci sarà sempre ricorso a polizze assicurative sanitarie private integrative, non solo per i tempi di erogazione della prestazione come avviene spesso oggi, ma per far fronte alle ristrettezze della “mutua”.
In attesa dell’anno che sta arrivando debbo concludere le considerazioni mettendo in luce un fatto personale positivo nella mia lunga vita da diabetico: per la prima volta, grazie al Libre, sono riuscito in due settimane nette a non bucarmi le dita per controllare la glicemia, a parte qualche verifica random col tradizionale glucometro per trarre conferma dell’affidabilità dello strumento di Abbott, i miei polpastrelli hanno goduto per la prima volta di un momento di vero riposo. Oggi termino il suo impiego e torno al sensore tradizionale abbinato al microinfusore Medtronic. La vita continua con una glicemia media nell’arco della scorsa settimana pari a 162 mg/dl.