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freddoNon preoccuparti se la giornata volge al termine e sei insoddisfatto dei risultati raggiunti, il mondo non finisce qui e domani puoi ricominciare da capo facendo meglio le cose grazie all’acqua che ti ha fatto crescere e imparare ogni giorno e maturare così da diventare un buon frutto (Jo Jemin Chi – filosofo buddista vissuto nel 200 a.c.)

Mi piace riportare questa frase perché coglie il senso della vita di ciascuno e da energia per andare avanti fino alla fine dei giorni, consapevolmente e acquisendo ogni volta conoscenza ed una evoluzione matura, consapevole.

E’ importante nella vita di un diabetico sapere come ogni giorno rappresenta una prova e va affrontata con lo spirito giusto, di chi sa che il tempo non logora ma insegna, e i giorni trascorsi, lasciati alle spalle hanno ancora una volta aiutato a capire tante cose nuove.

Nei giorni scorsi cosa ho imparato di nuovo? Poter mantenere controllato il diabete, ben compensata la glicemia grazie al microinfusore anche senza l’ausilio del sensore glicemico e contestualmente alimentarmi normalmente. Altra cosa che ho acquisito: anche con il microinfusore la mia sensibilità all’arrivo di un’ipoglicemia sta sempre più scemando e di ciò devo sempre più avere consapevolezza ogni giorno.

Altro tema di stretta attualità: cosa comporta il freddo per la nostra tenuta e con il diabete appresso? La domanda sorge spontanea poiché con la nevicata caduta tra giovedì e venerdì scorsi le temperature si sono fatte da inverno normale.

Il clima influisce sul diabete? Qualche alterazione ci sta sempre con il freddo, il mite, tiepido e caldo clima. In passato tra i diversi post forgiati sul tema avevo a sostenere l’equazione termica: caldo uguale glicemia medio-bassa; freddo equivalente a glicemia media-alta. Le oscillazioni ci sono a prescindere dalle stagioni e dal clima. Il vero punto di differenza per alcuni può dovuto a una maggiore attività fisica nella bella stagione rispetto all’inverno. Tolte le differenze il fatto che da la marcia in più ad un diabetico è uno schema d’insulina adeguato abbinato a un controllo glicemico coerente e in grado di agire laddove ve ne sia necessità per correggere la barra di navigazione. Oggi con il radar sensore glicemico si è avvantaggiati di molto per navigare e pilotare il diabete in sicurezza. Nel mio caso poi con uno schema d’insulina basale fatto a regola d’arte la stagione è sempre bella anche col blizzard (forse).

A mio avviso invece le considerazioni cambiano per un diabete con complicanze di carattere cardiovascolare e renale. Ecco in questi casi le escursioni climatiche non vanno sottovalutate, ed è sempre buona cosa consultare il proprio medico per il da farsi circa il comportamento personale da tenere con condizioni climatiche critiche. Comunque in prima accortezza da prendere sta nel controllare la pressione arteriosa per capire se ci sono innalzamenti sospetti o meno dei valori pressori.