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Visita_medica.jpgA noi che viviamo con il diabete di tipo 1 è fin troppo familiare lo sforzo prodotto quotidianamente per tenere sincronizzato il più possibile il giro di lancette dell’orologio nella gestione della malattia. L’assunzione di cibo, l’intervallo tra i pasti, l’attività fisica sono strettamente monitorato per cercare di calcolare dosi adeguate d’insulina da iniettare al momento giusto.

Tutto questo per mantenere i livelli del glucosio nel sangue entro una gamma “accettabile”.

Per i genitori di bambini con diabete di tipo 1 la tensione è amplificata. Le imprevedibili abitudini alimentari dei bambini e le loro preferenze alimentari, l’attività fisica spontanea e la sensibilità all’insulina richiedono ai genitori di essere più vigili. La temuta ipoglicemia notturna, una condizione in cui i livelli di glucosio scendono a livelli pericolosamente bassi tra la cena e la prima colazione, richiede ai genitori di interrompere le proprie abitudini, il sonno in modo da poter controllare il livello della glicemia dei loro figli e somministrare l’insulina nel bel mezzo della notte, se necessario. E quelle feste di compleanno molto attese (complete di torte e gelati), pigiama party e gare sportive? Solo se gli altri genitori sono coinvolti ci si può fidare per monitorare il bambino da vicino e rispondere alle emergenze.

Che viaggio eh? Dalla genesi all’apocalisse. Ci vorrebbe proprio il pancreas artificiale. Ma nel mio piccolo oggi sono già contento del sistema integrato della Medtronic microinfusore più sensore, grazie al quale posso raggiungere risultati inaspettati, come quelli tracciati e riportati nel post pubblicato appena ieri.

E oggi tra le pagine chiare e scure della vita, tra le temperature un po’ così che sentiamo vibrare sulla pelle ci si trova a vivere l’attimo fuggente, e qualche volta stagnante, per fare la prima visita di controllo del diabete del nuovo anno 2015.

Risparmio la descrizione di un atomo, attimo e mille sguardi evaporati tra i vetri appena socchiusi di un inverno in gestazione: già detto, scritto e fatto in ogni articolo qui riportato nel blog in occasione delle altre visite per il diabete.

Sono qui avvinto come l’edera tra le stampe dei reperti, referti diagnostici portati per il medico, i grafici delle variabili glicemiche, delle glicemie registrate nel corso degli ultimi due mesi, e direi che basta per una visita oscillante tra i cinque e i quindici minuti.

Entro dalla porta e non esco dalla finestra, tocca a me ed è visita. Il quadro complessivo emerso dai valori riportati al medico diabetologo fa confermare la validità e ottimale condizione performante del mio diabete e pertanto per farla breve: si prosegue sia con lo schema della basale strutturato nel microinfusore che nei controllo periodici tipici della malattia (glicata, pressione).

Prossimo appuntamento tra due mesi (aprile). Ah dimenticavo un particolare, prima di concludere il resoconto: questa volta non avevo da fare l’HbA1C stante l’ottimale compenso, ma la prossima volta lo debbo fare. Avanti tutta!