Nonostante il dolore faccia il pieno come il fieno nei campi primaverili si copre di tante colture, nonostante allergie e altre brutte compagnie si appalesino costantemente nel corpo, nella carne io ancora non mi arrendo. A volte scrivo a stento, altre spengo e riaccendo, toccano i polpastrelli sullo schermo del tablet o sulla tastiera del Mac e un segnale dolente appare immediatamente a ricordarmi che non posso farci niente.
Sono simpatico? Vorrei essere antipatico: anzi preciso neuroantipatico, invece purtroppo sono neuropatico diabetico e non mi preoccupo del lato estetico ma di quello pratico, anzi manuale, poiché a lungo andare sento mi impedirà di poter fare ma spero non pensare. A volte per comporre i pensieri pubblicati anche nel blog mi affido a Siri ma francamente va bene per scritti brevi.
La neuropatia diabetica si presenta abitualmente come una polineuropatia prevalentemente sensitiva, simmetrica, distale, la quale provoca deficit di sensibilità che cominciano e sono di solito prevalentemente caratterizzati da una distribuzione a calza e a guanto. Essa può causare intorpidimento, formicolii e parestesie agli arti e, meno frequentemente, un dolore profondo intenso e debilitante e iperestesie. I riflessi achillei sono di solito diminuiti o assenti. La neuropatia autonomica insorge principalmente nei diabetici con polineuropatia e può causare ipotensione posturale, disturbi della sudorazione, impotenza ed eiaculazione retrograda negli uomini, compromissione della funzione vescicale, ritardo dello svuotamento gastrico (talvolta con dumping syndrome), disfunzioni esofagee, stipsi o diarrea e diarrea notturna. Nei diabetici, una riduzione della risposta della frequenza cardiaca alla manovra del Valsalva o all’ortostatismo e una mancanza di variazione della frequenza cardiaca durante la respirazione profonda sono un segno di neuropatia autonomica.
Le ulcere dei piedi e i problemi articolari sono cause importanti di morbilità nel diabete mellito. La causa predisponente più importante è la polineuropatia diabetica: la denervazione sensoriale compromette infatti la percezione dei traumi minori provocati da cause banali come le scarpe che calzano male o i sassolini. Le alterazioni della sensibilità propriocettiva conducono ad anomalie di distribuzione del carico corporeo e talvolta allo sviluppo di un’artropatia di Charcot.
Il rischio di infezioni da funghi e batteri è aumentato a causa della depressione dell’immunità cellulare provocata dall’iperglicemia acuta e dai deficit circolatori indotti dall’iperglicemia cronica. Le infezioni cutanee periferiche e il mughetto orale e vaginale sono le forme più frequenti. Un’infezione micotica può essere il processo iniziale che porta alla formazione di lesioni interdigitali umide, rotture, fissurazioni e ulcerazioni che favoriscono l’invasione batterica secondaria. I pazienti con ulcere dei piedi infette spesso non sentono dolore a causa della neuropatia e non hanno sintomi sistemici fino alle fasi avanzate di un decorso che viene in genere trascurato. Le ulcere profonde, e particolarmente le ulcere associate a una cellulite identificabile, richiedono il ricovero ospedaliero immediato a causa del rischio di sviluppo di una tossicità sistemica e di un’invalidità permanente. La presenza di un’osteomielite deve essere esclusa mediante indagini radiografiche dell’osso. La pulizia chirurgica precoce è una parte essenziale del trattamento, ma talvolta è necessaria l’amputazione.
Il guaio delle complicanze diabetiche sta proprio nella loro irrimediabilità e anche i trattamenti farmacologici, laddove esistenti, non danno sollievo, come il caso della neuropatia. Ma anche l’impiego degli antidolorifici va preso con estrema attenzione e previo confronto medico poiché sono molte le controindicazioni, in specie per il cuore, reni e fegato.
Esisto e resisto.