Sbarca una nuova settimana e siamo già ormai prossimi alla fine del mese, che dire? Ciclo regolare, la misura del tempo senza tanti affanni e altre transizioni ricorrenti. Così si procede tra gente che crede e altra invece la cui sola missione è darla da intendere. Un elemento rilevante dell’abuso della credulità della cittadinanza senza limiti e confini lo si ottiene in rete, oggi più che mai, grazie ai social network: la carneade delle boiate, insulsaggini combinate alla serietà e fondatezza delle questioni poste è infinita. Ai tempi della mio adolescenza si sarebbe detto: il museo vivente delle troiate. Naturalmente il fattore S è il principale magnete di astuti e fessi. S sta Soldi, Sesso, Salute. E il diabete essendo un tormentone patologico di proporzioni bibliche ha una fetta di mercato a tutto tondo bella grossa. Così ogni giorno di più ci si trova ad avere a che fare con chi ti dà soluzioni miracolose per schiattare prima. Invece di fare i babbei cerchiamo di riflettere una volta tanto e recuperiamo il senso di noi, cerchiamo di cogliere e saper distinguere le cose buone e necessarie dalle patacche. Facciamo una rivoluzione personale, perché?
Rivoluzionario è il coraggio, rivoluzionaria è la sobrietà, l’educazione, la cultura, l’arte, rivoluzionario è il diritto alla scuola, al lavoro, alla salute, rivoluzionario è l’accesso alla conoscenza, rivoluzionario è il rifiuto della volgarità, anche quella dilagante dell’ostentazione del lusso, rivoluzionario è il rifiuto della violenza, anche quella verbale, rivoluzionario è dire a chi cerca di corromperti: “No, grazie”. Rivoluzionario è insegnare ai propri figli il rispetto di tutte le diversità, l’accoglienza, la compassione, la fratellanza, la capacità e la volontà di provare a condividere il dolore degli altri, rivoluzionario è combattere il pregiudizio, rivoluzionaria è la ricerca della bellezza, rivoluzionario è spegnere la televisione e dedicarsi ai propri cari, coltivare delle passioni, continuare a giocare, rivoluzionario è il sorriso, la gentilezza, l’umiltà, il saper ridere anche di noi stessi e delle nostre miserie, rivoluzionaria è la semplicità, il godere di un buon cibo, di un buon vino, rivoluzionario è divertirsi ballando fino alle quattro del mattino senza bisogno di additivi chimici, rivoluzionario è guardarsi allo specchio senza vergognarsi di ciò che vediamo riflesso, rivoluzionario è non sentirsi al centro dell’universo e guardare altro oltre noi stessi, rivoluzionario è fare bene il proprio lavoro qualsiasi esso sia, rivoluzionaria è l’onestà, anche …e soprattutto quella intellettuale, rivoluzionaria è l’etica, rivoluzionario è il coraggio delle proprie idee, rivoluzionario è chiedersi sempre che cosa si nasconda dietro le notizie dell’informazione ufficiale, non smettere mai di cercare, ragionare con la propria testa e porsi sempre delle domande, rivoluzionario è l’approfondimento contro la superficialità, rivoluzionario è il giornalismo della “seconda domanda”, rivoluzionario è non piegare la testa di fronte ai potenti, chiunque essi siano. Rivoluzionario è schierarsi sempre dalla parte degli ultimi, chiunque essi siano.
Rivoluzionaria è la curiosità, la libertà di pensiero, rivoluzionaria è la coerenza, la gratitudine, la capacità di chiedere scusa, rivoluzionaria è la dignità, il rispetto, il perdono, rivoluzionaria è l’indignazione per l’ingiustizia ovunque si verifichi e avere il coraggio di gridarla, rivoluzionario è combattere l’avidità che è il più pericoloso dei mali, rivoluzionario è dare un senso alla propria vita rivendicando il diritto alla felicità ma avendo la consapevolezza che questo non passa solo attraverso il denaro. Rivoluzionario è fare ognuno il proprio dovere di cittadino ricercando sempre la verità, che è la più grande delle rivoluzioni.
E così giro il foglio del calendario e aspetto i referti di laboratorio per proseguire poi il tribolatorio e arrivare la settimana ventura alla visita di controllo del diabete. Intanto la media glicemia dei giorni precedenti è stata pari a 148 mg/dl.
Buona settimana!