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glicemiaGlicemia glicemia per normale che tu sia mai ben andrà e la glicata o glicosilata te lo dirà: va mo’ là! E venne il giorno della glicata con un valore stabile rispetto alla precedente uguale a 7.2. Ma riepilogando quali sono i canoni base per ottenere il buon compenso della glicemico? Controllo della glicemia: noi diabetici tipo 1 e 2 trattati con insulina dobbiamo imparare a controllare da soli la glicemia e essere istruiti a regolare le dosi di insulina in base ai valori riscontrati. La glicemia si misura con gli analizzatori domestici di impiego immediato utilizzando una goccia di sangue prelevata per puntura dal polpastrello. Per ottenere il campione si consiglia di usare una lancetta a molla. La frequenza dei prelievi viene stabilita caso per caso. Idealmente, i diabetici in trattamento insulinico dovrebbero dosare il loro glucosio plasmatico ogni giorno prima dei pasti, da 1 a 2 ore dopo i pasti e prima del riposo notturno. Tuttavia, in pratica, si possono effettuare ogni giorno in orari differenti da 2 a 4 misurazioni, in modo che dopo circa una settimana di trattamento sia possibile una valutazione complessiva.

La maggior parte dei medici esegue periodicamente il dosaggio dell’emoglobina glicosilata (Hb A1c) per avere un’idea del controllo della glicemia nei precedenti 1-3 mesi. La Hb A1c è il prodotto stabile della glicosilazione non enzimatica della catena J dell’Hb da parte del glucosio plasmatico e viene prodotta in quote proporzionalmente maggiori con il crescere della glicemia. Nella maggior parte dei laboratori, il valore normale della Hb A1c è intorno al 6%; nei diabetici scarsamente compensati i livelli oscillano fra il 9 e il 12%. La determinazione della Hb A1c non è un test specifico per la diagnosi di diabete; tuttavia, un’elevata Hb A1c indica spesso la presenza di diabete.

Un altro test è quello del dosaggio dei livelli di fruttosamina. La fruttosamina si forma grazie a una reazione chimica tra il glucoso e le proteine plasmatiche ed è un indice del controllo glicemico nelle precedenti 1-3 settimane. Quindi, questo test può mettere in evidenza una modificazione del controllo glicemico prima di quanto faccia l’Hb A1c ed è spesso utile quando è in corso una terapia intensiva e nei trial clinici a breve termine.

Noi diabetici di tipo I dobbiamo essere istruiti sull’esecuzione dei test per i corpi chetonici urinari con le strisce reattive disponibili in commercio e si raccomanda di determinare i corpi chetonici urinari ogni volta che abbiamo sintomi di raffreddore, influenza o altre malattie intercorrenti, nausea, vomito, dolori addominali o poliuria, oppure se riscontrano un livello di glicemia inaspettatamente alto durante una delle autodeterminazioni. Il dosaggio dei corpi chetonici in tutti i campioni di urina è raccomandato nei diabetici tipo I che mostrano fluttuazioni notevoli, repentine e durature del loro grado di iperglicemia.

Naturalmente ciascuno ha le indicazioni e momenti educativi specifici e dedicati in relazione alla propria storia clinica, con la malattia, poiché sono tanti fattori incidenti al proposito: età, sesso solo per fare alcuni esempi.

Comunque sia la parola d’ordine del diabetico è e resta: controllare sempre la glicemia e far sempre la terapia insulinica. Lunga vita in pace, salute e prosperità!