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letteraCari lettori condivido un scambio epistolare avuto nei giorni scorsi con una “mia fan” riguardanti il tema della ricerca che, frequentemente posto nel blog.

Ciao Peter, pubblichi tanti articoli sulla ricerca e novità per noi diabetici, io mi chiamo Miriam, ti scrivo dalla Sicilia, ho 38 anni e sono diabetica da quando ne avevo 10.  

Su internet trovi uno studio su qualsiasi cosa:

– Uno studio afferma che le patatine fritte surgelate causano il cancro,

– Un altro dice che combattono il bruciore di stomaco e l’ulcera,

– Un altro danese invita a non usare il dentifricio, in quanto inutile, (vuoi mettere masticare un succulento chewingum?),

– Un altro dice che lo spazzolino fa male alle gengive ed è meglio usare dito e dentifricio,

– Un altro ancora dice che dormire troppo aumenta il rischio di demenza senile ma il giorno dopo, riportano la notizia di uno studio svolto in Pennsylvania che dormire molto aiuta a dimagrire e, ovviamente, previene lo stress… (boh… a quale dei due credere?)

Anche io voglio fare uno studio:

– Uno studio condotto da una casalinga siciliana afferma che il 98,7% degli studi riporta dati inventati sul momento e che tutti i ricercatori dovrebbero almeno mettersi d’accordo che l’aumento degli studi è inversamente proporzionale al numero di rapporti sessuali compiuti dai ricercatori!

Perdona l’ironia, ma il carosello di informazioni, nella stragrande maggioranza dei casi utopiche o comunque stravaganti, rendeva da parte mia necessario smitizzare cose altrimenti sopravalutate: che dici?

Ciao Miriam apprezzo la tua sagacia e ironia, fondamentali per un approccio sano nella vita, poiché chi non ha dubbi ma solo certezze non crescerà, evolverà mai nella vita e ne farà sviluppare l’umanità stessa. Informare su cosa bolle in pentola e cuoce in padella è lo scopo principale alla base del pubblicare la sintesi delle ricerche, studi in campo scientifico sul diabete e dintorni.

Non mi dilungo oltre poiché le aspettative verso nuove cure rivolte a una terapia non invasiva e indolore del diabete 1 sono elevate, in specie per le famiglie di bimbi e ragazzi diabetici nonché dei giovani adulti. Le strade aperte sono diverse e occorre conservare fiducia e forza di volontà: il futuro non è una scatola chiusa, dobbiamo lasciare la porta aperta perché solo con la circolazione delle informazioni e conoscenze in ogni campo avremo possibilità di migliorarci nella vita in ogni campo e con il diabete.

Con stima Peter.