94 anni fa precisamente il 27 luglio 1921 venne dato l’annuncio universale della realizzazione dell’insulina come farmaco da parte di un gruppo di ricercatori, scienziati canadesi.
Frederick Banting, e uno studente in medicina suo assistente, Charles Best, isolarono una sostanze che, iniettata ai cani resi diabetici (ricordiamo le precedenti esperienze di Minkowski e Von Mering), li riportava alla normalità, eliminando lo zucchero in eccesso dal sangue e dalle urine. John MacLeod, nel cui laboratorio dell’Università di Toronto i due lavoravano, fu molto interessato ai loro studi e suggerì anche il nome della nuova molecola. Poiché era prodotta dalle isole pancreatiche, regioni ben definite del pancreas che producono ormoni, consigliò di battezzarla insulina. La sostanza ottenuta da Banting e Best nel cane fu estratta e purificata successivamente anche dal pancreas dei bovini. E proprio l’insulina bovina venne utilizzata per la prima volta nell’uomo. A fungere da cavia consenziente fu un amico di Banting, esasperato dal proprio diabete. Dopo le iniezioni di insulina la sua salute migliorò nettamente, dando il via a una nuova era nella terapia del diabete. Fino ad allora, infatti, l’unica cura possibile era la dieta, che doveva essere rigida e moderata. Gli accorgimenti di tipo restrittivo nell’alimentazione facevano migliorare il quadro clinico, ma non ottenevano grossi risultati, a lungo andare. L’avvento dell’insulina cambiò il destino di tanti malati, trasformando la loro vita. La scoperta dell’ormone era tanto importante da consentire a Banting e MacLeod, con il disappunto di Best, tagliato fuori dai due(ricordiamo che in seguito Banting decise di condividere il Premio con Best), di ricevere il premio Nobel per la medicina e la fisiologia due soli anni dopo la loro scoperta. Un record di rapidità rimasto ineguagliato, vista l’usuale lentezza degli accademici svedesi nel riconoscere il merito dei premiati.
Sono trascorsi 94 anni da quel giorno: e il tempo passa, mancano sei anni al secolo dalla scoperta; e fu a partire da quella fatidica data che tutti i diabetici privi d’insulina, oggi denominati pazienti con diabete tipo 1, potevano contare sul farmaco che gli avrebbe consentito di continuare a vivere. Anche oggi come ogni anno, e sempre in questo piccolo angolo di rete, desidero ricordare testimoniare una data ai più dimenticata, omessa. Quante cose diamo per scontate, usiamo con spregio e sciatteria magari, senza sapere il tanto lavoro e impegno che c’è stato per la loro realizzazione. L’insulina questa scoperta dimenticata che fa parte della storia e realtà quotidiana dell’umanità, di noi diabetici tutti. Oggi tutti, chi più chi meno aneliamo alla guarigione ma dobbiamo ricordare come tutto fa parte di una catena e allora per un attimo riflettiamo e ricordiamo.
Grazie Banting e tutti coloro che, ieri come oggi, sono impegnati nella ricerca per migliorarci la vita con il diabete, perché occorre non dimenticarlo: l’insulina e molto altro ancora è frutto dell’impegno nello studio, indagine e ricerca senza il quale non si approda a nulla.