A noi pazienti la cosa potrebbe non interessare tanto e invece perché tale cosa avrà un giorno non tanto lontano un impatto importante nei tempi di consegna delle analisi, sia per il medico che l’assistito. Quindi se è pur ancora un concetto in fase di progettazione merita la nostra attenzione da diabetici, essendo grandi consumatori di esami ematici e molto altro ancora.
La Cambridge Consultants, una società che ha aiutato molti produttori di dispositivi medici nel sviluppare nuovi prodotti per la salute, sta per presentare un nuovo concetto per la stampa di strisce di test diagnostici. L’obiettivo è quello di consentire ai medici e farmacisti di utilizzare stampanti inkjet per produrre facilmente test specifici alle esigenze dei singoli pazienti.
Il concetto XylemDx comporta l’uso di una stampante per incorporare vari moduli di test su un pezzo di carta, compresi quelli contenenti reagenti biologici all’interno dei componenti microfluidici, e piegando il risultato in strisce reattive che possono essere consegnati a un paziente per essere portate a casa. La stampante imprime uno strato di cera per creare i passaggi in cui le reazioni chimiche avvengano e un inchiostro conduttore può essere utilizzato per collegare i piccoli componenti elettronici così da poter possono fornire calore o luce sui campioni.
Ecco una breve introduzione al concetto XylemDx che, anche se è ancora solo un’idea, è sostenuta da tecnologie esistenti che devono sostanzialmente essere integrate e miniaturizzate per farla funzionare.
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