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GMD 2015La settimana del diabete anche quest’anno è stato un’altra occasione buona per attirare l’attenzione della gente su una malattia sistemica, tradotto in parole semplici e comprensibili una malattia che prende la vita e con cui si deve sempre prestare attenzione, avere cura si sé. Sia ben chiaro un evento come la giornata mondiale dedicata al diabete o altre migliaia di iniziative non sono la risoluzione del male e di tutti i mali. Se bastassero questo genere di iniziative avremmo di già debellato da tempo la dipendenza da alcol, fumo e droghe. Resto fermamente convinto che a monte di campagne informative, educative sulle questioni della salute a risvolto sociale ci debba essere un coinvolgimento fondamentale delle famiglie e del sistema educativo per formare delle personalità meno deboli davanti alle difficoltà della vita e con  meno paura di crescere e vivere.

Per tornare a bomba sul diabete il mio discorso non è fatalista, il nostro presente è così chiaramente definito: la struttura sociale ed economica produce una filiera alimentare e distributiva che mette sul mercato alimenti e bevande con valori nutrizionali sovraccarichi di calorie ed eccedenti in carboidrati e grassi animali, inoltre  il consumo d’energia fisica dell’uomo si è ridotto in modo verticale grazie all’innovazione tecnologica e produttiva nel lavoro come nella mobilità, e la fascia di vita privata è per la stragrande maggioranza dei casi passiva, in casa a mangiare, guardare la tv, stare al computer. Insomma per farla breve c’è una forma di rigetto per tutto ciò che concerne attività fisica in qualsiasi forma essa si eserciti, anche il sesso. L’immagine che sto dando del diabete vi sembrerà del tipo: qua non ci sta niente da fare; invece la riflessione critica da me svolta vuole dire alla fine un’altra cosa. Rompere i coglioni o per dirla coi latini: repetita iuvant “le cose ripetute aiutano”, dunque il compito dei  promotori di una vita decentemente sana è proprio quello di aiutare a capire e fornire gli strumenti per raggiungere l’obiettivo di cui sopra.

Per il resto anche l’edizione annuale della giornata del diabete è trascorsa con un’ampia partecipazione di gente nei presidi presenti nelle principali piazze delle città d’Italia, ed era interessante prestare ascolto alle conversazioni intense nei capannelli di persone. Il tema dominante più che sulle speranze di cura o nuove conquiste della ricerca, era concentrato sul rischio di tagli all’assistenza in favore dei diabetici alla luce della situazione economica italiana e dal suo rischio di bancarotta: l’esempio tratto dalle gare al ribasso svolte oramai su tutto il territorio nazionale volte ad acquistare prodotti scadenti per il controllo domiciliare della glicemia, anche nelle regioni con condizioni finanziarie apparentemente stabili, ha generato timori fondati sulle prospettive di resa qualitativa nell’assistenza sanitaria. La fiducia nel prospettiva resta inalterata, le ricerca in campo biomedicale e genetico fanno di più che ben sperare, danno la certezza che presto una soluzione per la remissione completa del diabete 1 verrà realizzata, è solo questione di tempo. Un sorriso a tutti.

Istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata Mondiale del Diabete in Italia viene organizzata dal 2002 da Diabete Italia per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione.

La Giornata cade il 14 novembre di ogni anno, quest’anno gli eventi si concentrano nel week end di sabato 14 e domenica 15 novembre.

La Giornata Mondiale del Diabete è la più grande manifestazione del Volontariato in campo sanitario. In circa 500 città e cittadine d’Italia si svolgono centinaia di eventi organizzati da Associazioni di persone con diabete, Medici, infermieri, altri professionisti sanitari e persone di altre organizzazioni (Croce Rossa, Alpini, Misericordia, etc.). Tutti prestano il loro impegno come Volontari. La Giornata Mondiale del Diabete è una delle poche nel suo campo a non sollecitare contributi ma anzi a offrire gratuitamente servizi.

Durante la giornata del diabete nelle centinaia di gazebo e banchetti organizzati in tutta Italia dai Volontari sarà possibile valutare il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi anni riempiendo un semplice questionario e ricevere depliant e materiale informativo dedicati alla prevenzione e alla corretta gestione del diabete. In oltre città si organizzami anche  conferenze, eventi che invitano all’esercizio fisico e perfino serate teatrali. Lo scorso anno 400 mila persone sono state coinvolte nei 770 eventi organizzati in 440 località.