Agata2013/2016. Tre anni di impegno per un’Associazione vicina ai diabetici sia al centro che in periferia. Si è dato fastidio perché fare associazione significa impegnarsi sul territorio cercando di ascoltare i problemi dei diabetici, informarli e formarli sulla malattia, per un vita migliore con essa? Si è dato fastidio perché uscita dall’anonimato l’associazione ha preso visibilità, facendo notizia? Si è dato fastidio per aver contribuito a realizzare un evento fatto dal Rotary Bologna Nord con il professor Camillo Ricordi, uno dei più insigni scienziati riconosciuti a livello mondiale in campo diabetologico lo scorso 23 settembre a Bologna con 400 presenze di diabetici in sala? Ai è dato fastidio per aver promosso una raccolta fondi allo scopo di donare alla diabetologia uno strumento per la diagnosi della glicata ecc.? Si è dato fastidio per aver donato all’Endocrinologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna un ecografo? Si è dato fastidio per avere organizzato con il Rotary Giulietta Masina una giornata di informazione sul diabete alle popolazioni dei comuni di San Giorgio di Piano e Bentivoglio (BO), Si è dato fastidio per aver aperto un confronto con l’ASL (per la prima volta), e le altre aziende sanitarie metropolitane per aprire una presenza effettiva nelle case della salute e ospedali in grado di offrire supporto sia ai pazienti che al personale sanitario sul profilo della compliance della patologia. E potrei dilungarmi sulle 19 conferenze di informazione sulla patologia diabetica organizzate in questi tre anni, sul progetto camminare insieme e ballando, ma vi ho annoiato troppo e mi fermo qui.

Si è dato fastidio solo per il semplice fatto di essere associazione di pazienti e non club elitario di accoliti di un medico retroilluminato? Bene se si è dato fastidio per queste insieme di motivazione continueremo a darlo. Ecco la ragione dell’appello per Agata, per Agata Magaletta, una diabetica tipo 1 da oltre cinquant’anni, come me, come voi tanti. L’appello affinché questi anni di impegno e lotta per un’assistenza migliore verso i diabetici di Bologna e provincia non siano gettati alle ortiche. Nonostante il siluramento di Agata e non solo il suo, ovvero di chi non era affiliato al clan del retroilluminato, espresso nell’assemblea dell’Associazione Diabetici di Bologna di sabato scorso, si deve andare avanti per informare e formare per gestire il diabete e vivere bene ogni attimo di questa nostra unica e preziosa vita.

Affinché le associazioni non siano ostaggio di altri interessi che non siano quelli dei diabetici e la tutela della loro salute e diritti.

Il Mio Diabete lancia questo appello per Agata Magaletta e vi invita ad aderire: oggi è successo a Bologna, non vogliamo che ci siano più accadimenti simili.

Impegno e interesse sono valori che nel nostro presente sembrano essere caduti in disuso, quasi desueti. I diabetici in Italia sono più di tre milioni, bene dimostriamolo non solo nel presentare la prescrizione di rito in farmacia per avere un farmaco o all’ambulatorio per ricevere una visita medica, una diagnosi, facciamolo perché attraverso la partecipazione attiva siamo veramente liberi come diabetici, cittadini.

Roberto Lambertini

P.S.: per aderire all’appello che sarà trasmesso ad Agata, alla Federazione Diabete Emilia-Romagna è sufficiente lasciare un commento col vostro nome e cognome e di altri che aderiscono al medesimo sotto questo articolo, oppure inviando una mail a ilmiodiabete@gmail.com scrivendo nell’oggetto: aderisco appello per Agata, grazie!

Per completezza riporto il testo del messaggio di commiato ai soci della Presidente Agata Magaletta.

Cari Soci,
come sapete sabato 21 u.s. ci sono state le votazioni per il rinnovo del direttivo in Adb.
Siete arrivati in tanti e dopo la mia presentazione dell’attività svolta in questi 3 anni, finita con un caloroso applauso e tante parole di stima e di ringraziamento per quanto fatto, al momento delle votazioni avete preferito non rinnovare la mia presenza nel prossimo direttivo.
Tutto falso?
Probabilmente le 19 conferenze cui vi ho invitato, le varie convenzioni cui continuerete ad avvalervi, le varie comunicazioni riguardanti attività varie, le tante informazioni ricevute sulla malattia diabetica, i 2 grossi progetti con Ausl e S.Orsola, vi hanno infastidito; troppa attività , da parte di Adb, non vi è piaciuta.
La mia intenzione era quella di far diventare questa Associazione indipendente ed al passo coi tempi, sempre pronta ad informarvi e a darvi tutto il supporto possibile.
Questo, soprattutto, non deve essere piaciuto.
Sono stata molto contenta di lavorare al servizio dei pazienti diabetici, sono stati 3 anni di duro ma interessante lavoro, avrei avuto ancora tanti progetti da portare avanti, comunque va bene così, l’Assemblea è sovrana in queste scelte e, seppur a malincuore, da oggi lascerò ADB.
Nei prossimi giorni sarete informati sul nuovo assetto del direttivo così saprete a chi rivolgervi per i prossimi 3 anni.
Vi ringrazio e ringrazio, soprattutto, tutti coloro che hanno creduto nel mio lavoro e mi hanno sostenuto fino alla fine, grazie, di cuore, a questi ultimi.
Cordialmente,
Agata Magaletta

7 pensiero su “I diabetici siamo noi. Non lasciamo Agata sola!”
  1. Da non diabetica ma figlia e compagna di diabetici posso solo dire che sono con voi e che so che avete fatto un gran bel lavoro. Avete tutto il mio appoggio e se permettete il mio affetto.

  2. Io Sto con Agata. Io Non sto con i proprietari delle coscienze. L’apparenza e la mancanza di sostanza. Io Non Sto con gli Ignavi e non sto con chi calpesta le persone come fossero stracci, poi ha la sfrontatezza di chiamarli pazienti.

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