Uomo che tira la cortina di buio per rivelare un nuovo mondo migliore. Cambiamento concettuale, due mondi, l’inferno e il paradiso.

Operare per obiettivi con il diabete è non solo positivo ma fondamentale, importantissimo. La prima cosa rilevante, l’obiettivo che sta in cima a tutti gli altri è sempre di trovare l’equilibrio con la glicemia. Certo lungo la strada dell’umana esistenza diverse sfide ci attendono, diversi momenti in cui diciamo con noi stessi e chi ci sta attorno: basta mi son rotto le balle, non ne posso più di tutte queste cose!

La glicemia, l’insulina, cosa mangiare, fare ginnastica, corsa. Insomma regole, regole e ancora regole. Saltano i nervi diverse volte nell’arco della vita, quando tutto va o sembra andare male. Glicemia alta, ancora alta, Hba1C fuori controllo, mancata risposta alla terapia, pensavi di aver fatto bene e invece nulla da fare, la microalbuminuria fuori range, acetone nel sangue e nelle urine, correggi l’insulina e vai in ipoglicemia, dopo lo sbalzo iperglicemico. Non riesci a dormire la notte, ansia, mal di stomaco, acidità, reflusso, mal di testa. E basta!

Sapete quand’è che le cose cambiano? Nel momento in qui troviamo una soddisfazione, poi, sorpresa, se ne aggiunge un’altra e cominciamo a scoprire senza fretta che non sono più fatti episodici, accadimenti isolati, ma un ciclo si è chiuso e ne comincia uno nuovo, migliore, positivo per noi. Ecco allora l’obiettivo è raggiunto: e sta nel prendere il timone della nostra vita, del diabete; mentre prima si faceva il diavolo a quattro per portare una glicemia buona a casa ora il fatto è quotidiano.

Cosa che fa incaponire del diabete? Che ti sfugge di mano, o così sembra. Invece quando lo agguanti e gli metti il guinzaglio bè è tutta un’altra cosa. Il processo richiede un percorso da fare e un prezzo da pagare: non basta solo fare glicemia, calcolo dell’insulina e carboidrati, analisi dei dati; tutto questo va fatto e rifatto ogni santo giorno, perché la sensibilità insulinica di oggi è diversa da ieri e domani, come il rapporto carboidrati/insulina. Insomma ogni giorno è a sé e tu, io ne dobbiamo essere consapevoli e fare tutte quelle operazioni di calcolo, analisi le quali ci porteranno ad avere una media glicemica perfetta e stare al settimo cielo.

Lavorare per obiettivi è fare goal con il diabete, ovvero avere la glicemia compensata con tutta una serie di passaggi fin qui descritti. Facciamo una cosa al mattino quando ci svegliamo: un urlo liberatorio stile danza di guerra al diabete, come insegnano i maori con la katana.

Un semplice e rapido gesto ci porta a diventare padroni di noi stessi e liberi dalla paure, così non diremo mai più nella vita: io non ce la faccio. No ce la fai benissimo devi solo imparare ad usare bene i mezzi e le conoscenze a disposizione per cominciare a vedere l’alba di un giorno nuovo, di tanti giorni nuovi e una vita da ricominciare a tutto tondo tu assieme a me, a noi tutti che viviamo bene con il diabete oggi.

A tale proposito Il Mio Diabete intraprenderà dopo l’estate una serie di incontri con al centro gli obiettivi per vivere bene con la nostra compagna di strada, proprio per raggiungere il traguardo ed essere completamente padroni di noi stessi e del nostro tempo.