A volte ritornano: ricordo quand’ero bimbo che mi piaceva il gusto del tamarindo in versione sciroppo, combinato nell’acqua, in estate rappresentava un natura dissetante. Poi crescendo, diventando grande, adulto l’ho visto sparire dagli scaffali dei negozi. E improvvisamente la settimana scorsa me lo ritrovo sullo scaffale del reparto prodotti etnici in forma di pasta condensata. T’amo tamarindo! E più in là non mi spingo: aggiunto un cucchiaio sul branzino in padella ha rallegrato il palato e il pasto.
Ma vediamo di saperne di più.
La pianta del tamarindo, nome scientifico Tamarindus indica, è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Leguminose che può raggiungere i 30 metri di altezza. I suoi frutti sono costituiti da baccelli che possono contenere al loro interno dai 4 ai 12 semi.
In Italia il tamarindo è conosciuto soprattutto come sciroppo ma nella cucina asiatica la sua polpa viene utilizzata come spezia.
Conosciuto anche con il nome di dattero dell’India lo si trova in commercio sotto forma di polpa scura, la polpa di tamarindo. Questa si ottiene dalla buccia privata dei semi.
All’estero la polpa del tamarindo viene utilizzata prevalentemente per la preparazione di salse, zuppe ed anche accompagnato con il riso, mentre in Italia il suo utilizzo principale è sotto forma di sciroppo.
È composto per il 31 % da acqua, dal 57 % da zuccheri, dal 5 % da fibre alimentari, dal 2,6 % da ceneri, dal 2,8 % da proteine e dallo 0,6 % da grassi.
I minerali sono: potassio, fosforo, magnesio, sodio, calcio, zinco, rame e selenio.
Queste le vitamine: vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, E, K, e J. Contiene beta-carotene.
Il gusto acido del tamarindo è dovuto all’acido tartarico presente in percentuale del 12% circa.
Proprietà e Benefici del Tamarindo – l’assunzione del tamarindo si rivela molto utile in caso di problemi a livello gastrico o di digestione, ha buone proprietà lassative ed è un ottimo regolatore intestinale grazie alla presenza di acidi organici all’interno della sua polpa. Ha proprietà protettive e decongestionanti nei confronti del fegato, facilita lo svuotamento della cistifellea e previene i disturbi biliari. recenti studi hanno dimostrato che gli estratti di tamarindo contengono polifenoli che proteggono le cellule del fegato. Ha anche particolarità antibatteriche ed antinfettive. E’ anche considerato un ottimo rinfrescante, tonificante e si rivela particolarmente utile in estate per reintegrare la perdita dei sali minerali dovuta alla sudorazione. Il tamarindo contiene nella sua polpa alcune sostanze con proprietà antiossidanti coma l’acido caffeico e l’acido ellagico. Il suo buon contenuto di fibra è certamente utile a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. E’ una buona fonte di ferro che garantisce il corretto numero di globuli rosso nel sangue. In questo modo assicura un’adeguata ossigenazione ai muscoli e agli organi del corpo per un corretto funzionamento. Riduce l’assorbimento dei carboidrati e qualcosina fa sulla glicemica.