Che non si sappia in giro ma io sono malato, malato di diabete: e la richiesta di mantenere l’anonimato, la privacy, la riservatezza su tale fatto investe tutto l’alveare delle patologie, con particolare marcatura per quelle a trasmissione sessuale, la dipendenza dal gioco, l’alcolismo e, appunto, il diabete. Lungi da me chiedere il perché in quanto una risposta assoluta non c’è, ma ognuno ha la sua. Trattasi di una malattia che stigmatizza e rafforza l’ego, l’io, il singolo.
È difficile avere un qualche interesse ultroneo in campo diabetico, d’altronde come si fa a biasimare tale comportamento? Trattasi di patologia francamente tediosa, noiosa nel buon come nel cattivo compenso glicemico. Fatta di abitudini e rituali che ci si porta dietro sino a fine vita. Ecco la ragione per cui, se non hai interessi materiali e di protagonismo strutturale, impegnarsi nel collettivo, fare squadra tra diabetici è praticamente pressoché improbabile che ciò avvenga.
Non tutte le persone sono facili da leggere dentro. Ognuno di noi è un libro diverso, di un genere ben distinto, con caratteristiche uniche e con un proprio stile.
L’apparenza è la nostra copertina, ma sappiamo bene che non bisogna mai giudicare un libro da questa, come una persona dall’apparenza.
Ricordiamo che il libro che siamo lo abbiamo scritto noi, e continuiamo a farlo.
Il tuo libro puoi condividerlo con tutti, renderlo difficile da leggere o persino non mostrarlo a nessuno.
Fai caso però a chi riesce a leggerti, a chi riesce a capire la morale del tuo libro, e leggetevi a vicenda, perché può essere importante.
Volta pagina se le cose non vanno bene e inizia un nuovo capitolo, ma non strappare mai nessuna pagina perché potrà un giorno tornarti utile.
Il tuo tempo è ciò che scrivi e il tuo libro è tutto ciò che sei.
Scrivi per chi vale la pena donare il tuo tempo.
Scrivi per chi ami e per chi hai amato, anche se non lo saprà mai.
Scrivi per i tuoi sogni e per i tuoi obbiettivi.
Scrivi per tutto ciò che stai costruendo.
Scrivi per te stesso.
Ho incontrato nella mia vita libri brevi, libri privi di contenuto e libri lasciati a metà.
Solo tu puoi rendere il tuo libro interessante e solo tu puoi decidere a chi donarlo.
Ma qualsiasi cosa accada nella tua vita non smettere mai di scrivere il tuo libro, non smettere mai di scrivere la tua vita.