Default Featured Image

C’è di peggio. Chissà quante volte l’abbiamo sentito. E chissà quante volte ci siamo pure incazzati. Perché molte persone non riescono a vedere quello che c’è oltre la facciata della “normalità” del diabete. Però sai che dico in questo momento? Che davvero c’è di peggio. Vi racconto una storia. Ieri sera ero in cassa al lavoro. Vedo che entrano due persone. Di cui una ragazza rasata. Il primo pensiero è stato quello che stava facendo la chemio.

Però, qualche secondo dopo, vedendo la sua faccia sorridente, beh, nella mia testa ho pensato: non sarebbe così “tranquilla” se fosse così. Forse si è rasata per moda. Poi quando erano vicino a me in cassa, noto una fascia che aveva sul braccio. Come quelle che mettono molte persone diabetiche con l’omnipod o con libre. E li, senza neanche rendermi conto glielo chiedo se era quello. E lei tranquillamente mi risponde: è un macchinino per la chemio. E mi viene in modo spontaneo dirli: pure io ho un macchinino per l’insulina. Mi sorride e mi dice: tutti dipendiamo da qualche macchinino. Ed è vero. Li ho augurato buon pranzo e ho continuato a fare le mie cose. Poi dopo vado in pausa e insieme con i miei colleghi eravamo seduti vicino a loro. Stavo parlando del convegno che faremo a novembre per il diabete e mi sentivo osservata. Poi quando loro vanno via la ragazza mi saluta e il suo sorriso era come un incoraggiamento.

Come per dire: non mollare, dobbiamo andare avanti. La vita è dura ma noi lo siamo di più. Non so che dire. Tranne che il suo sorrido in quel momento mi è rimasto impresso. Perché raccontava della sua lotta per la vita, la sua voglia di continuare a vivere nonostante tutte. E per questo dico che c’è di peggio. E non perché la vita con il diabete è rose e fiori. Anzi. E lo dice la stessa persona che solo lunedì ricorreva un bel 465 che non voleva scendere.

O la stessa che ieri sera dopo un doppio bello pesante al lavoro invece di dormire, deve stare sveglia perché quel 80 non ne vuole sapere di alzarsi. Però lo stesso, per quanto la stanchezza ha il meglio su di me, sento che comunque poteva andarmi peggio. Sembra buffo, lo so. Però è così. Sembra che in un certo senso la ragazza con il suo sorriso ha creato come una leggerezza (emotiva) in me. E sai che dico? Che forse dobbiamo regalare più sorrisi, perché potrebbero davvero cambiare la giornata alle persona. O per lo meno la mia è cambiata di sicuro. Grazie a chi, anche senza che se ne rendesse conto, ha fatto tanto…



7 pensiero su “Sorrisi che cambiano la giornata”
  1. Sai riesci riesci a trasmettere qualcosa di unico e bello a chi legge i tuoi post, anche quando non ci sarai più. Grazie infinite e non ti fermare!

  2. Sono tante le ragioni per dirti grazie, ma ti dico solo grazie di esistere e di farmi esistere, perché senza i tuoi pensieri non vivrei.

  3. Chi siamo noi? Scaltri eroi del vivere appisolati nel tempo che fugge via? Leggo i fogli di giornali e pagine scritte prima di abbaiare e mi addormento davanti allo schermo del cellulare per un messaggio senza parole, ascolto gli allarmi del mio sensore vuoto le tasche dai pensieri. Poi? Poi arrivi tu e le domande non esistono più racchiuse e liberate da un post semplice coinciso e preciso che mi restituisce il sorriso. Grazie Klau!

  4. Come in una conchiglia i tuoi scritti attraversano la nuova alba.

  5. Foto accanto sito aperto,
    scrivo due righe giusto per dispetto,
    ti penso ti auguro il meglio e mi chiedo,
    finirà mai questo vento? Non lo so aspetto.

    Dispetto, volevo dire rispetto,
    la tua forza basta a sostenere un tetto…

  6. Vorrei solo non avere tutte queste insicurezze e paranoie.
    Vorrei solo svegliarmi la mattina con il sorriso perchè consapevole che sarà una bella giornata.
    Vorrei solo guardarmi allo specchio e sentirmi bella.
    Vorrei solo indossare gli abiti che ho senza vergognarmi del mio fisico.
    Vorrei solo non dover guardare ogni persona e pensare di essere inferiore.
    Vorrei solo smetterla di pensare di essere sempre la più brutta tra tutte le altre ragazze.
    Vorrei solo non odiare la mia risata e smetterla di nascondere il mio sorriso con le mani.
    Vorrei solo non sentire il dolore dentro di me e gli occhi lucidi.
    Vorrei solo sentirmi al posto giusto al momento giusto.
    Vorrei solo riuscire ad accettarmi.
    Vorrei solo te al mio fianco.
    Vorrei solo andare via da qui.
    Chiedo troppo?
    Grazie Klau

  7. Ogni volta che leggo un tuo scritto lasci nell’animo una traccia profonda, le tue riflessioni e introspezioni sono pensieri testimonianza di vita che danno a loro volta vita. Ti seguo da qualche anno oltre che sul blog anche nei gruppi in Facebook, e di te una volta mi ha colpito questa affermazione: “attraverso la scrittura riesco a comunicare quel che non mi riesce a voce”. Bella stupenda considerazione questa e tipica delle grandi scrittrici. Ma vedi e lo dico da maschio, siamo noi che spontaneamente a una donna dovremmo non raccontare storie, favole o altre eresie con il metodo odierno del copia incolla ma bensì prenderci per mano e fare un cammino di vita e nella vita assieme per scriverla sempre assieme a quattro mani la storia che, giorno per giorno, granello per granello pagina per pagina costruiremo plasmeremo e scriveremo assieme. Mi rendo conto che oggi l’innamoramento tramite il sentire delle emozioni dei pensieri e vissuti è fuori tempo e moda, ma non vedo altra strada. Altrimenti è altro e non dico cosa…..E intanto aspetterò di leggere un tuo nuovo racconto grazie Klaudeta

I commenti sono chiusi.