
Sono stati condotti pochissimi studi sul mondo reale per valutare l’incidenza dell’ipoglicemia correlata al diabete. Inoltre, vi è una scarsità di ricerche che hanno indagato l’ipoglicemia tra le persone che assumono secretagoghi come monoterapia o in combinazione con insulina. Di conseguenza, il team di ricercatori della Facoltà di Medicina dellaWestern University, London, Ontario, Canada.hanno sviluppato e convalidato il questionario InHypo-DM with Diabetes Mellitus (InHypo-DMPQ) con l’obiettivo di catturare l’incidenza reale dell’ipoglicemia sintomatica auto-riportata. Il questionario è stato somministrato online a un campione nazionale di canadesi (?18 anni) con diabete mellito di tipo 1 (T1DM) o diabete mellito di tipo 2 (T2DM) trattato con insulina e/o secretagoghi dell’insulina. La ricerca è pubblicata sul BMJ Open Diabetes Research & Care del 24 aprile 2018.


I dati dell’autorappresentazione ottenuti da InHypo-DMPQ sono stati analizzati in modo descrittivo per accertare le proporzioni di incidenza e le densità di della stessa annualizzate (tassi) di ipoglicemia retrospettiva severa non severa di 30 giorni e di 1 anno, compresi gli eventi diurni e notturni.
Un totale di 552 persone (T2DM: 83%; T1DM: 17%) ha completato il questionario. Oltre la metà (65,2%) degli intervistati totali ha riferito di aver vissuto almeno un evento (non severo o grave) a una densità di incidenza grezza annualizzata di 35,1 eventi per persona all’anno. La percentuale di incidenza e il tasso di eventi non gravi erano più alti tra le persone con T1DM rispetto a T2DM (77% e 55.7 eventi per persona-anno vs 54% e 28.0 eventi per persona-anno). Grave ipoglicemia è stata riportata dal 41,8% di tutti gli intervistati, con un tasso medio di 2,5 eventi per persona all’anno.
I risultati di InHypo-DMPQ, la più grande indagine del mondo reale sull’epidemia dell’ipoglicemia in Canada, suggeriscono che l’incidenza dell’ipoglicemia tra gli adulti con diabete che assumono insulina e / o secretagoghi di insulina è più alta di quanto si pensasse in precedenza.
Tale fenomeno che va a incidere pesantemente sui pazienti come nelle strutture di assistenza sanitaria richiede un attenzione nuova sotto il profilo del monitoraggio clinico che tecnologico (CGM), non più rinviabile.