In uno studio pubbkicato dal British Journal of Clinical Pharmacology si evidenzia che le statine prescritte per gli anziani, registrano alti tassi di non adesione e di interruzione del primo anno di terapia.
Tra i 22.340 australiani di età compresa tra 65 e 85anni che hanno iniziato la terapia con statine dal 2014 al 2015, il 55,1% non era aderente (non assumeva statine per almeno l’80% del tempo previsto) nel primo anno dopo aver ricevuto la prescrizione e il 44,7% lo aveva interrotto del tutto. L’età> 85 anni, il diabete, l’ansia e l’iniziazione alle statine da parte di un medico generico (al contrario di uno specialista) erano associate a una maggiore probabilità di non aderenza e interruzione, mentre ipertensione, angina, insufficienza cardiaca congestizia e polifarmacia (uso concomitante di >5 farmaci) erano associati a una minore probabilità di non aderenza e interruzione.
“I risultati dello studio evidenziano la necessità di interventi per migliorare l’uso di statine tra gli anziani – in modo che i benefici delle statine possano essere realizzati – e il riconoscimento che alcuni sottogruppi di persone possono richiedere un’attenzione aggiuntiva”, ha detto il Professor Danny Liew, della Monash University, in Australia e a capo dello studio.
Il cardiologo italiano dottor Fausto Bergamaschi dell’ASP Città di Bologna ha sottolineato che i dati nazionali sono pressoché identici.