Awareness – consapevolezza, puoi raggiungerla subito o dopo un’esistenza, nel caso del diabete tipo 1 con diagnosi all’esordio della vita ho capito in sintesi le seguenti cose:
Il mondo è un cronicario, dove oltre la metà della popolazione ha una malattia cronica (diabete, ipertensione, patologie reumatiche, autoimmuni e via discorrendo).
Il diabete tipo 1, come gli altri tipi del resto, sono delle allocuzioni scientifiche, sotto il versante umano e sociale siamo tipi 0, appiattiti sulla parola madre e il sentire comune che non fa differenze poiché per il tre quarti la malattia colpisce persone anziane o mature. Una malattia dai grandi numeri dove io, tu, noi tutti siamo dei numeri a 6, 8 cifre.
Awareness – consapevolezza: che ti devi arrangiare, nel bene e nel male, per oltre il 99% della vita: vuol dire non solo di ricordarsi di fare la terapia, ma di controllare il tuo stato mediante il controllo della glicemia nel sangue e glicosuria, chetoni, come l’alimentazione e fare una vita attiva, sia fisicamente che mentalmente, ad esempio restando aggiornato sui molteplici aspetti della malattia e imparando a conoscere te stesso proprio grazie alle reazioni dello zucchero nel sangue in rapporto a cibo, stress, fattori ambientali per fare qualche esempio. La rete, i social può essere un buon strumento di approfondimento a condizione che tu abbia una cognizione critica e in grado di valutare i dati in base alle fonti e credibilità delle stesse.
Ricordati di non perdere tempo invano e che il tuo medico, come la restante parte degli operatori sanitari, ti dedicheranno mediamente dieci minuti di assistenza (ogni tre, sei mesi), e a livello di educazione terapeutica, da adulto riceverai niente o poco più.
Le diseguaglianze sono onnipresenti, e il diabete non fa eccezione, per chi è più uguale di altri permettersi una visita in libera professione (a pagamento) una tantum aiuta ad avere un approccio più sistemico, stessa cosa per quanto riguarda l’educazione terapeutica (carboidrati, gestione glicemia e relativa terapia): potete trovare corsi a compenso purché siano tenuti da personale sanitario certificato.
Per tutto il resto rivolgetevi all’esorcista.