Il diabete di tipo 1(T1D) è una delle malattie sistemiche più comuni nell’infanzia che predispone il paziente a gravi complicazioni a breve e lungo termine, che colpiscono tutti i sistemi del corpo.
Gusto e alterazioni olfattive sono state descritte per la prima volta molto tempo fa in pazienti adulti affetti da diabete (diabete di tipo 1 e di tipo 2). Tuttavia, gli studi che valutano la percezione del gusto, gli atteggiamenti comportamentali (ad esempio, la neofobia alimentare) e le preferenze nei confronti dei cibi nei bambini e negli adolescenti affetti da T1D sono carenti a livello globale.
Pertanto, lo scopo di questo studio condotto dal Dipartimento di Pediatria, Ospedale V. Buzzi, Università degli Studi di Milano, Italia era di valutare la sensibilità del gusto, la neofobia alimentare e le preferenze tra bambini e adolescenti affetti da T1D e controlli sani in uno studio trasversale.
I pazienti con T1D hanno presentato una capacità significativamente più bassa in generale di identificare correttamente le qualità del gusto, in particolare i sapori amari e acidi. Inoltre, erano caratterizzati da un minor numero di papille fungiformi rispetto ai controlli, nonché da una minore reattività al composto amaro 6-n-propiltiouracile (PROP).
Non ci sono state differenze significative nei punteggi della neofobia alimentare tra i due gruppi, ma sono state osservate differenze nelle valutazioni edoniche medie per alcune categorie di prodotti studiate. I pazienti diabetici hanno mostrato una maggiore simpatia per alcuni tipi di alimenti generalmente caratterizzati da acidità e amarezza, un’osservazione probabilmente legata alla loro ridotta capacità di percepire gli stimoli del gusto, ad esempio acidità e amarezza.
Questi risultati possono aiutare a migliorare la comprensione di queste relazioni nelle popolazioni con elevati rischi per la salute legati all’alimentazione.