È stato sviluppato un nuovo modo oggettivo per misurare l’assunzione di flavanolo, che potrebbe aiutare gli esperti nutrizionali a valutare il legame tra questi composti e i loro benefici per la salute su vasta scala.
Questa ricerca, recentemente presentata alla Conferenza internazionale su polifenoli e salute 2019, convalida l’uso di biomarcatori specifici per stimare obiettivamente e accuratamente l’assunzione di flavanoli e procianidine. Questi studi sono stati pubblicati in un crescente consenso sul fatto che molti studi epidemiologici nutrizionali hanno notevoli limiti a causa della loro dipendenza dall’auto-segnalazione soggettiva, dall’incertezza sui dati sul contenuto degli alimenti e dall’impatto della preparazione degli alimenti sul contenuto di nutrienti.
Per ovviare a questi limiti, è urgente la necessità di nuovi metodi che misurino oggettivamente l’assunzione di nutrienti specifici in grandi fasce della popolazione. Utilizzando questi biomarcatori di recente sviluppo, i ricercatori possono ora studiare i legami tra l’assunzione di flavanoli e procianidine e i benefici per la salute associati su scala, senza vincoli inerenti agli approcci di ricerca passati.
Il professor Gunter Kuhnle, capo investigatore dell’Università di Reading, ha dichiarato: “Se non possiamo misurare oggettivamente ciò che le persone mangiano, non possiamo dare raccomandazioni basate sull’evidenza. Ora sappiamo che i precedenti approcci per misurare l’assunzione di flavanoli nella dieta non sono semplicemente preciso. Questa nuova metodologia ha il potenziale per migliorare lo studio di come la dieta influisce sulla salute umana fornendo ai ricercatori un metodo accurato per valutare l’assunzione di bioattivi e creare una strada per standard di epidemiologia nutrizionale più solidi”.
Flavanoli e procianidine sono composti bioattivi naturalmente presenti in vari alimenti tra cui mele, mirtilli, uva, pere e cacao. Questi composti vengono ampiamente studiati per i loro benefici per la salute. I ricercatori hanno ora stabilito il primo metodo per valutare l’assunzione bioattiva effettiva, senza fare affidamento su un surrogato. Ciò consentirà studi più accurati sui collegamenti tra l’assunzione di flavanoli e procianidine e benefici per la salute . Oltre a studiare questi composti, questa ricerca ha conseguenze di vasta portata per il campo degli studi epidemiologici nutrizionali in senso lato.
Risultati chiave
- Con questo nuovo metodo i ricercatori possono, per la prima volta, valutare accuratamente l’assunzione di flavanolo e procianidina nella dieta umana
- I ricercatori possono ora misurare quanta epicatechina, il monomero di flavanolo responsabile dei miglioramenti della funzione vascolare, ha consumato una persona, consentendo ulteriori indagini sulle associazioni tra assunzione e rischio di malattia
- Questa ricerca ha anche dimostrato che è possibile sviluppare nuovi biomarcatori per migliorare l’affidabilità e il rigore della ricerca epidemiologica nutrizionale
- Con biomarcatori affidabili, i ricercatori possono ora studiare i collegamenti tra l’assunzione di flavanolo e procianidine e i benefici per la salute in studi su larga scala, liberi da limitazioni inerenti agli approcci di ricerca passati