Gli anziani con diabete di tipo 1 possono essere in grado di ridurre l’HbA1c e l’insorgenza di ipoglicemia, chetoacidosi diabetica e ricovero in ospedale utilizzando l’infusione sottocutanea di insulina anziché la terapia di iniezione di insulina, secondo i risultati pubblicati in Diabetic Medicine.
“Con migliori opzioni terapeutiche e una maggiore aspettativa di vita, la popolazione di anziani con diabete di tipo 1 sta crescendo. Ciò porta ad una aumentata domanda di opzioni terapeutiche su misura per le esigenze degli anziani con diabete di tipo 1 “, Jennifer Grammes , Dipl – Psych , ricercatrice in psicologia della salute presso l’Istituto di psicologia dell’Università Johannes Gutenberg di Magonza, in Germania, e del Technology Working Group of Diabetes a Ulm, Germania. “Tra le opzioni di trattamento disponibili per il diabete di tipo 1, l’infusione sottocutanea continua di insulina sta diventando sempre più popolare e riesce ad ottenere un’accettazione diffusa nella cura del diabete.”
Grammes e colleghi hanno valutato i requisiti medi di HbA1c e dosaggio di insulina, nonché l’incidenza della retinopatia, neuropatia, microalbuminuria e depressione nei partecipanti al Registro di follow-up prospettico del diabete per un periodo di 1 anno. I ricercatori hanno anche valutato l’incidenza dell’ipoglicemia grave e chetoacidosi diabetica, nonché il numero medio di giorni in cui i partecipanti sono stati ricoverati in ospedale. Tutti i partecipanti all’indagine avevano almeno 60 anni e il diabete di tipo 1, inclusi 1.404 che avevano usato l’infusione sottocutanea d’insulina (età media, 66,4 anni; 52% donne) e 8.143 che avevano usato la terapia di iniezione multipla d’insulina (età media, 70,5 anni; 51% donne) .
Secondo i ricercatori, una proporzione maggiore di adulti con diabete di tipo 1 di almeno 60 anni ha usato l’infusione sottocutanea di insulina nel 2018 (23%) rispetto al 2008 (12%).
“I nostri risultati mostrano come la popolazione di persone con diabete di tipo 1 di età pari o superiore a 60 anni che utilizza l’infusione sottocutanea di insulina sta aumentando e sottolinea l’importanza di ulteriori studi per fornire un approccio su misura alla terapia insulinica per questo gruppo vulnerabile di individui”, hanno scritto i ricercatori.
L’HbA1c media per gli utenti con infusione d’insulina sottocutanea è stato del 7,7% rispetto al 7,9% per coloro che hanno utilizzato la terapia di iniezione d’insulina ( P <.001). La dose media di insulina per infusione di insulina sottocutanea è stata di 0,49 UI / kg al giorno rispetto a 0,61 UI / kg al giorno per coloro che hanno utilizzato la terapia di iniezione di insulina ( P <.001). Il tasso di eventi ipoglicemici gravi è stato di 0,16 per persona / anno per gli utenti con infusione di insulina sottocutanea rispetto a 0,21 per persona / anno per gli utenti di terapia di iniezione di insulina ( P = 0,001). Il tasso di eventi di chetoacidosi diabetica era 0,06 per persona-anno per gli utenti di infusione di insulina sottocutanea e 0,08 per persona-anno per gli utenti di terapia di iniezione di insulina ( P= .003). Gli utenti di infusione di insulina sottocutanea hanno una media di 8,1 giorni in ospedale per persona-anno rispetto a 11,2 per persona-anno per gli utenti di terapia con iniezione di insulina ( P <.001).
Tuttavia, il 65% degli utenti con infusione di insulina sottocutanea e il 60% degli utenti di terapia di iniezione di insulina presentava neuropatia ( P = .001), mentre la depressione si è verificata nell’11% degli utenti di infusione di insulina sottocutanea rispetto al 6,4% degli utenti di terapia di iniezione di insulina ( P <. 001). Nel frattempo, il 14% degli utenti di infusione di insulina sottocutanea ha sperimentato microalbuminuria rispetto al 19% degli utenti di terapia con iniezione di insulina ( P <.001).
“L’infusione sottocutanea di insulina è un’opzione di trattamento sicura ed efficace per le persone anziane con diabete di tipo 1”, hanno scritto i ricercatori. “Pertanto, l’età avanzata di per sé non deve essere considerata un criterio di esclusione per l’uso dell’infusione di insulina sottocutanea”. Nel 2020 i ricercatori germanici avvieranno una sperimentazione con iil pancreas artificiale ibrido e controllo da remoto in una residenza sanitaria assistita per anziani di Dachau, per avere un ulteriore riscontro sulle modalità di concertazione, in sicurezza, dell’assistenza sociosanitaria ai diabetici tipo 1 molto anziani.
