Correlati psicologici dell’alimentazione disordinata in gioventù con diabete di tipo 1: risultati del diabetes MILES Youth – Australia
Questo studio, condotto dai ricercatori della School of Psychology, Deakin University, Geelong, Australia e dal Dipartimento di Psicologia, Università della Danimarca meridionale, Odense assieme al STENO Diabetes Center Odense (SDCO), Danimarca e al Centro australiano per la ricerca comportamentale nel diabete, Melbourne, Australia. ha esaminato la relazione tra disordine alimentare (DE), insoddisfazione del corpo (BD) e variabili psicologiche; e identificato i correlati di DE nei giovani con diabete di tipo 1.
I dati provenivano dal Diabetes MILES Youth Study-Australia, un sondaggio online che ha valutato l’impatto psicosociale del diabete di tipo 1. Gli adolescenti (N = 477; età media 16 ± 2 anni) con diabete di tipo 1 per almeno un anno, hanno completato il Diabetes Eating Problem Survey-Revised (DEPS-R), misure di BD, qualità della vita, benessere, depressione e sintomi di ansia, difficoltà del diabete e capacità di recupero.
Il DE correlato positivamente (moderatamente grande) con sintomi depressivi e di ansia, diabete e BD; e negativamente (moderato-grande) con benessere, qualità della vita e resistenza. Al contrario, BD correlava (moderatamente) con tutte le variabili psicologiche solo nelle femmine. Nella regressione graduale, l’alta sofferenza del diabete e BD erano i predittori più forti di DE. Mentre l’entità della BD era quasi cinque volte più alta nelle donne, il livello di rischio DE tra i sessi non differiva quando la BD era stata aggiunta al modello, il che spiegava complessivamente il 71% della varianza.
Lo studio ha esplorato i potenziali rischi e fattori protettivi associati alla DE. La nuova constatazione che l’angoscia da diabete è un forte indicatore di DE fornisce un supporto preliminare per la sua inclusione in futuri modelli di rischio e potenziale obiettivo di intervento.
Sono necessari studi longitudinali per mappare il modo in cui questi fattori predicono i cambiamenti nel tempo con una maggiore enfasi necessaria per comprendere i rischi specifici di genere associati alla BD, in particolare durante le fasi di sviluppo più difficili, come l’adolescenza alla giovane età adulta.
Lo studio è pubblicato in Pediatric Diabetes del 5 marzo 2020.