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Tra i pazienti con diabete di tipo 1 (T1D), il rischio di frattura dell’anca è fino a 6 volte superiore a quello della popolazione generale. Tuttavia, la causa di questa fragilità scheletrica rimane poco conosciuta.

Le Unità di endocrinologia ed endocrinologia pediatrica del Massachusetts General Hospital, Boston, Massachusetts hanno valutato le differenze nella geometria dell’anca e le stime basate sull’imaging della forza ossea tra i giovani con e senza T1D utilizzando l’analisi strutturale dell’anca basata sull’assorbimetria a raggi X a doppia energia (DXA), tramite un confronto trasversale.

Partecipanti: ragazze di età compresa tra 10 e 16 anni, inclusi n = 62 con T1D en = 61 controlli.

Risultati: i gruppi avevano età, età ossea, stadio puberale, altezza, massa magra e attività fisica simili. La densità minerale ossea a livello del collo del femore e dell’anca totale non differiva nei confronti univariati, ma era inferiore a livello del collo del femore nel T1D dopo aggiustamento per età ossea, altezza e massa magra. I soggetti con T1D avevano un’area della sezione trasversale significativamente inferiore, momento di inerzia della sezione trasversale, modulo di sezione e spessore corticale al collo stretto, con deficit dal 5,7% al 10,3%. L’area della sezione trasversale era anche più bassa nella regione intertrocanterica nelle ragazze con T1D. Tra i soggetti con T1D con HbA1c maggiore della mediana di coorte dell’8,5%, i deficit nella geometria dell’anca e le stime della forza erano più pronunciati.

In sintesi: l’analisi strutturale dell’anca basata su DXA ha rivelato che le ragazze con T1D hanno una geometria sfavorevole e stime inferiori della forza ossea all’anca, che possono contribuire alla fragilità scheletrica e al rischio di frattura dell’anca in eccesso in età adulta. Una glicemia media più alta può esacerbare gli effetti del T1D sulla geometria dell’anca.

Pubblicato su JCEM il 14 settembre 2020.