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“Sì ai nuovi Livelli di assistenza ma no all’ipotesi di riduzione delle tariffe preesistenti, che il Governo vuole adottare”. E’ la posizione di Aiop, Aris, Andiar, Ansoc, Federanisap, Federbiologi, FederLab, Sbv, Snr, Cic, Sicop che in una nota congiunta spiegano: “Auspichiamo una rapida approvazione nuovi dei Livelli essenziali di assistenza, che attendiamo da oltre sei anni e che sono indispensabili per osare, risposta, una compiuta alle domande di salute dei cittadini ma finalmente, allo stesso tempo, diciamo no al Tariffario dell’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica, che prevede riduzioni fino all’80% che dovrebbe effetti fortemente negativi sulla qualità delle offerte”.
Le stesse associazioni ribadiscono che “l’approvazione dei Lea è indispensabile per garantire il diritto alla salute della popolazione e tutelare ambizioni molto delicati, come, ad esempio, quello pediatrico o delle patologie rare, che ad oggi non possono contare su prestazioni fondamentali rispetto ad un diritto costituzionalmente garantito”.
“Allo stesso tempo – puntualizzano – chiediamo di rimodulare il Tariffario, che al momento è all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni, perché la prevista decurtazione delle, stabilita con una metodologia che non rispetta quanto previsto dalla norma in termini di revisione tariffaria, causerebbe l’inevitabile riduzione delle prestazioni, incidendo fortemente sulla loro qualità”.
“Se fossero approvate le nuove tariffe senza modifiche sostanziali, si determinerebbe – viene precisato -, una situazione che sarebbe in termini quali quantitativi per i cittadini e che, per altro, soprattutto in alcuni territori, porterebbe alla crisi di numerose strutture essenziali per l ‘assistenza sanitaria e aiutarebbe ad allungare ulteriormente le liste d’attesa”.