ChatGPT è un prototipo di chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning sviluppato da OpenAI specializzato nella conversazione con un utente umano.
Quanto manca alla cura del diabete tipo 1?
Al momento non esiste una cura nota per il diabete di tipo 1. Sebbene gli esperti stiano lavorando per svilupparne una, è difficile prevedere quando potrebbero riuscirci. È importante che le persone affette da diabete di tipo 1 gestiscano la loro condizione monitorando regolarmente i livelli di zucchero nel sangue, facendo regolarmente iniezioni d’insulina multiple al dì e mangiando una dieta sana e facendo attività fisica. Ciò può aiutarle a mantenere un buono stato di salute e prevenire complicazioni.
Quanto riportato è una semplice impiego di ChatGPT, un sistema che promette bene, specie ad ora per chi gestisce, redige contenuti, penso ai copywriter in primis.
Ma è anche un buon punto di sviluppo per l’implementazione dell’assistenza per il diabete tipo 1 e nell’interazione medico paziente, certo nel breve e medio periodo la cosa potrà coinvolgere una parte minoritaria delle persone con diabete tipo 1, e sul dettaglio quanti già hanno addosso sistemi semiautomatizzati di erogazione sottocutanea dell’insulina e controllo intelligente del glucosio via CGM. Gli stessi che, per rientrare in un percorso integrato tra assistenza classica e automatizzata con impiego dell’Intelligenza Artificiale, debbono tenere regolarmente aggiornati e scaricabili sul cloud i dati registrati da pompa d’insulina e CGM.
Il potere dei dati ha una dato certo: migliorare l’analisi, la diagnostica, cura e autodeterminazione del paziente.
Certo considerando i tempi lunghissimi delle italiche procedure, e il mood presente nelle strutture specialistiche, per vedere concretizzarsi tale approccio occorrerà aspettare almeno una trentina di anni.
Ma il futuro è più prossimo che mai, e ne parleremo il prossimo 25 marzo a Bologna nella Conferenza Diabeteasy 3