È davvero questo ciò che mangiavano i nostri antenati del Paleolitico? 
Nuovi dati suggeriscono che le diete preistoriche avevano molte più sovrapposizioni con le nostre rispetto a quanto stimato da studi precedenti. (Shutterstock)

La Paleodieta, che si basa sul concetto di seguire un regime alimentare simile a quello dei nostri antenati del periodo Paleolitico, ha guadagnato una certa popolarità negli ultimi anni. Sostenitori entusiasti sostengono che questa dieta possa portare a una migliore salute e a una perdita di peso più efficace. Tuttavia, negli ultimi tempi, studi scientifici sempre più numerosi non sono riusciti a trovare prove solide a supporto delle affermazioni della Paleodieta. È pertanto giunto il momento di considerare questa dieta come un’opzione obsoleta e lasciarla nel passato.

Manca di supporto scientifico:
La Paleodieta si basa sull’idea che l’organismo umano sia geneticamente predisposto a digerire e assimilare meglio gli alimenti consumati dai nostri antenati cacciatori-raccoglitori. Tuttavia, le evidenze scientifiche non supportano in modo convincente questa teoria. Studi recenti hanno dimostrato che l’evoluzione umana ha portato a cambiamenti significativi nel nostro sistema digestivo, consentendoci di adattarci e digerire una vasta gamma di alimenti, compresi quelli introdotti nell’agricoltura e nella rivoluzione industriale.

Mancanza di diversità alimentare:
La Paleodieta enfatizza il consumo di carne magra, pesce, uova, verdure e frutta, ma limita o esclude completamente gruppi alimentari come i cereali integrali, i latticini e i legumi. Questa mancanza di diversità alimentare può portare a carenze nutrizionali e squilibri nell’apporto di nutrienti essenziali come fibre, calcio, vitamine del gruppo B e carboidrati complessi. Al contrario, una dieta equilibrata e variegata, che includa una vasta gamma di alimenti, può fornire tutti i nutrienti necessari per una buona salute.

Effetti a lungo termine sulla salute:
Sebbene i sostenitori della Paleodieta sostengano che possa portare a una migliore salute e a una perdita di peso più efficace, studi recenti non hanno confermato tali affermazioni. Alcune ricerche hanno suggerito che una dieta a basso contenuto di carboidrati, come la Paleodieta, può portare a una riduzione temporanea del peso corporeo, ma a lungo termine non sembra esserci una differenza significativa nella perdita di peso rispetto ad altre diete equilibrate. Inoltre, l’eccessivo consumo di carne magra e proteine animali può essere associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e altre patologie.

Sostenibilità ambientale:
Un altro aspetto importante da considerare è la sostenibilità ambientale della Paleodieta. Poiché questa dieta promuove un consumo elevato di carne e pesce, può avere un impatto negativo sull’ambiente. La produzione di carne richiede una grande quantità di risorse naturali, contribuisce all’emissione di gas serra e può causare deforestazione e degradazione del suolo. D’altro canto, un’alimentazione basata principalmente su alimenti vegetali può essere più sostenibile e amica dell’ambiente.

Conclusioni:
Nonostante la sua crescente popolarità, la Paleodieta non è supportata da prove scientifiche solide. Studi recenti non sono riusciti a dimostrare i suoi presunti benefici per la salute e la perdita di peso. Inoltre, la sua mancanza di diversità alimentare e l’implicazione negativa sull’ambiente rendono necessario lasciare questa dieta nel passato. Invece, è consigliabile adottare un approccio equilibrato, basato su una dieta varia e ricca di alimenti vegetali, che fornisca tutti i nutrienti essenziali per una buona salute e promuova la sostenibilità ambientale.