Uno studio britannico suggerisce l’ampliamento dell’uso di questa tecnologia per le donne incinte con diabete di tipo 1

L’avvento delle tecnologie moderne ha aperto nuove porte alla gestione e al trattamento di molte condizioni mediche. Tra queste, il diabete di tipo 1, una malattia cronica che richiede una rigorosa monitorizzazione e regolazione dei livelli di glucosio nel sangue, si sta ora avvalendo di soluzioni innovative, in particolare durante periodi delicati come la gravidanza.

Recentemente, uno studio britannico ha evidenziato come la tecnologia ibrida a circuito chiuso possa giocare un ruolo cruciale nel miglioramento dei livelli di glucosio materno durante la gravidanza complicata dal diabete di tipo 1. Questa tecnologia, che combina monitoraggio continuo del glucosio e pompa d’insulina, regola automaticamente l’apporto di insulina in base ai livelli di glucosio rilevati, riducendo così le fluttuazioni e garantendo una maggiore stabilità.

Secondo un nuovo studio randomizzato pubblicato sul New England Journal of Medicine (NEJM), una tecnologia che fornisce dosi di insulina, informate da un algoritmo smartphone, aiuta le donne incinte con diabete di tipo 1 a gestire meglio gli zuccheri nel sangue rispetto alle tradizionali pompe per insulina o alle iniezioni multiple giornaliere, e presentato al meeting dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD) ad Amburgo (2-6 ottobre).

Il controllo glicemico durante la gravidanza è fondamentale non solo per la salute della madre, ma anche per quella del nascituro. Fluttuazioni e picchi nel livello di glucosio possono portare a complicazioni sia durante la gestazione che al momento del parto. Ecco perché risultati come questi sono rivoluzionari.

Gli autori dello studio sottolineano con enfasi l’importanza di estendere l’uso di questa tecnologia. Secondo loro, la tecnologia ibrida a circuito chiuso dovrebbe ora essere offerta come opzione standard a tutte le donne incinte affette da diabete di tipo 1. L’accesso a tale tecnologia potrebbe significare una gestione più sicura e meno stressante del diabete durante un periodo così critico.

Oltre ai benefici diretti per la madre e il bambino, l’adozione di tale tecnologia potrebbe ridurre il carico sul sistema sanitario, diminuendo il numero di visite ospedaliere dovute a complicazioni e assicurando nascite più sicure.

Mentre la comunità medica accoglie con entusiasmo questi risultati, è fondamentale continuare la ricerca e garantire che queste soluzioni siano accessibili a tutte le donne che ne potrebbero beneficiare. La tecnologia sta avanzando rapidamente, e con essa la speranza di una vita più sana e sicura per madri e neonati in tutto il mondo.


Lo studio è stato finanziato dal programma Efficacy and Mechanism Evaluation (EME), una partnership tra MRC e NIHR e supportato da JDRF e dalla Diabetes Research & Wellness Foundation (DRWF). Le opinioni espresse in questa pubblicazione sono quelle degli autori e non necessariamente quelle del Medical Research Council (MRC), del National Institute for Health and Care Research (NIHR) o del Department of Health and Social Care. Una dichiarazione completa di interessi è inclusa nell’articolo. Lo studio è stato condotto da ricercatori del NHS Foundation Trust degli ospedali universitari di Norfolk e Norwich e dell’Università di East Anglia, Norwich, del NHS Foundation Trust degli ospedali universitari di Cambridge e del Wellcome-MRC Institute of Metabolic Science, dell’Università di Cambridge, Cambridge, del Leeds Institute di Medicina Cardiovascolare e Metabolica, Università di Leeds, Leeds, l’Istituto di scienze mediche e cardiovascolari, Università di Glasgow, Glasgow, King’s College Hospital NHS Foundation Trust, Londra, il Centro regionale per l’endocrinologia e il diabete, Royal Victoria Hospital, Belfast, Barnard Health Research, Southampton, e l’Usher Institute e il Centro per Scienze Cardiovascolari, Università di Edimburgo, Edimburgo – tutti nel Regno Unito; e il Jaeb Center for Health Research, Tampa, Florida, USA. Edimburgo: tutto nel Regno Unito; e il Jaeb Center for Health Research, Tampa, Florida, USA. Edimburgo: tutto nel Regno Unito; e il Jaeb Center for Health Research, Tampa, Florida, USA.

[1] Citazione diretta dell’autore e non reperibile nel testo dell’articolo.

[2] Maggiori informazioni sulla tecnologia CamAPS FX sono disponibili su https://camdiab.com/