Default Featured Image

Il rivoluzionario studio del Vanderbilt University Medical Center svela le sorprendenti connessioni tra il diabete, l’invecchiamento e l’obesità nei tessuti pancreatici

Il pancreas, un organo cruciale per il nostro sistema digestivo e il metabolismo, è stato a lungo associato alle malattie del diabete di tipo 1 e di tipo 2. Tuttavia, una recente scoperta del Vanderbilt University Medical Center sta svelando un nuovo capitolo nella comprensione di queste complesse patologie. Il loro studio, pubblicato sulla rivista Diabetes il 26 ottobre, ha rivelato come il pancreas, in particolare la sua porzione esocrina, giochi un ruolo inaspettato nello sviluppo e nel decorso del diabete, gettando luce sulla “diafonia” tra le diverse funzioni dell’organo.

Il diabete di tipo 1 e di tipo 2 è comunemente noto per colpire le cellule endocrine del pancreas, responsabili della produzione di insulina. Tuttavia, i ricercatori del Vanderbilt University Medical Center hanno portato alla luce alterazioni sorprendenti nei tessuti esocrini del pancreas che si verificano nelle due principali forme di diabete, nonché in associazione all’invecchiamento e all’obesità.

Le scoperte di questo studio indicano un collegamento inaspettato tra le funzioni endocrine ed esocrine del pancreas e suggeriscono che il diabete va oltre la mera disfunzione delle cellule produttrici di insulina. Per comprendere appieno l’importanza di questa scoperta, è necessario esaminare più da vicino il ruolo dell’organo nel corpo umano.

Il pancreas è suddiviso in due parti principali: la porzione endocrina e la porzione esocrina. La parte endocrina del pancreas ospita le isole pancreatiche, gruppi di cellule specializzate nella produzione di insulina e glucagone, ormoni cruciali per la regolazione del glucosio nel sangue. D’altra parte, la porzione esocrina è responsabile della produzione e secrezione di enzimi digestivi che aiutano nel processo di digestione.

Nel passato, il diabete è stato tradizionalmente considerato una malattia che colpisce solo la parte endocrina del pancreas. Tuttavia, il nuovo studio del Vanderbilt University Medical Center ha dimostrato che alterazioni patologiche sono presenti anche nella porzione esocrina. Questo solleva la domanda di come queste alterazioni possano influenzare il diabete e se esistano collegamenti tra le funzioni esocrine ed endocrine del pancreas.

Una delle scoperte più intriganti è che queste alterazioni nei tessuti esocrini del pancreas sono emerse non solo nelle persone con diabete, ma anche in individui anziani e obesi. Questo suggerisce che l’invecchiamento e l’obesità possono influenzare il pancreas in modi precedentemente sconosciuti e forse contribuire allo sviluppo del diabete. È un passo avanti nella comprensione dei fattori di rischio associati a queste malattie.

Questo studio apre la strada a ulteriori ricerche per svelare i meccanismi sottostanti a questa “diafonia” tra le funzioni pancreatiche. Comprendere meglio come le alterazioni nella porzione esocrina del pancreas possono influenzare il diabete potrebbe portare a nuove strategie di trattamento e prevenzione. Inoltre, potrebbe spingere i medici a considerare il pancreas nel suo insieme quando si affronta il diabete, offrendo un approccio più completo alla gestione di queste malattie metaboliche.

In sintesi, il pancreas si rivela essere molto più di quanto precedentemente ritenuto nel contesto del diabete di tipo 1 e di tipo 2. La sua “diafonia” tra le funzioni esocrine ed endocrine rappresenta un’area di studio affascinante che promette di rivelare nuove prospettive sulle cause e il trattamento di queste malattie. Il lavoro pionieristico del Vanderbilt University Medical Center potrebbe segnare l’inizio di una rivoluzione nella nostra comprensione del diabete e delle sue connessioni con l’invecchiamento e l’obesità.

Metodo per la quantificazione dei lobuli ADM. I lobuli ADM-positivi (delineati in verde) sono stati conteggiati per sezione. Il tessuto pancreatico totale (arancione) è stato delineato manualmente e quantificato. Il punteggio ADM è stato determinato dividendo il numero totale di lobuli ADM-positivi (nelle regioni della testa, del corpo e della coda) per l’area totale del tessuto. Barra della scala = 2 mm. Credito: Diabete (2023). DOI: 10.2337/db23-0009

Ulteriori informazioni: Jordan J Wright et al, Pancreas esocrino nel diabete di tipo 1 e di tipo 2: diversi modelli di fibrosi, metaplasia, angiopatia e adiposità, Diabete (2023). DOI: 10.2337/db23-0009