Uno studio dell’Università di Oxford svela che i pazienti trattati con glucocorticoidi sistemici hanno una probabilità 2,6 volte maggiore di sviluppare il diabete, evidenziando l’importanza di un monitoraggio clinico accurato.


Assunzione di Steroidi e Diabete: Un Rischio da Non Sottovalutare
Uno studio britannico evidenzia l’importanza di monitorare attentamente i pazienti sottoposti a trattamenti con glucocorticoidi sistemici.

Un recente studio condotto dai ricercatori della Diabetes Trials Unit dell’Università di Oxford ha scoperto che i pazienti trattati con glucocorticoidi sistemici, noti anche come steroidi, hanno una probabilità più che doppia di sviluppare il diabete rispetto a coloro che non assumono questi farmaci. La ricerca, che sarà presentata durante il convegno annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD), che si terrà a Madrid dal 9 al 13 settembre 2024, fornisce nuove e preoccupanti informazioni su un possibile effetto collaterale del trattamento con glucocorticoidi.

I glucocorticoidi sono comunemente utilizzati per il trattamento di una vasta gamma di patologie infiammatorie e autoimmuni, come l’asma, l’artrite reumatoide e alcuni tipi di tumori. Questi farmaci, sebbene estremamente efficaci nel ridurre l’infiammazione, possono avere effetti collaterali significativi, tra cui l’aumento dei livelli di zucchero nel sangue e, in alcuni casi, la comparsa del diabete.

Lo Studio: Un’Analisi su Ampia Scala

La ricerca condotta presso il Radcliffe Department of Medicine dell’Università di Oxford ha analizzato un ampio campione di 451.606 adulti ricoverati presso l’Oxford University Hospitals NHS Foundation Trust tra gennaio 2013 e ottobre 2023. Nessuno dei pazienti inclusi nello studio presentava diabete al momento del ricovero e non assumeva glucocorticoidi sistemici.

Tra questi pazienti, 17.258 (circa il 3,8%) sono stati trattati con glucocorticoidi sistemici, come prednisolone, idrocortisone o desametasone, per la gestione di malattie autoimmuni e infiammatorie, nonché per infezioni. I risultati dello studio hanno rivelato che 316 di questi pazienti (pari all’1,8%) hanno sviluppato il diabete durante il periodo di ricovero ospedaliero. Al contrario, tra i pazienti che non sono stati trattati con glucocorticoidi, solo lo 0,8% ha sviluppato la malattia.

Un Rischio Aumentato di 2,6 Volte

Le analisi condotte dai ricercatori hanno mostrato che, tenendo conto di fattori come l’età e il sesso, i pazienti che assumevano glucocorticoidi sistemici avevano una probabilità 2,6 volte maggiore di sviluppare il diabete rispetto ai pazienti non trattati con questi farmaci. La dott.ssa Rajna Golubic, responsabile dello studio, ha spiegato che i dati preesistenti su questo argomento erano limitati a piccoli studi che includevano pazienti con una o poche condizioni specifiche. “Volevamo espandere i dati per avere un’idea più precisa di quanto sia probabile che le persone possano sviluppare il diabete durante il trattamento con questi farmaci”, ha affermato.

L’obiettivo dello studio era fornire ai medici informazioni più accurate per migliorare la pianificazione dell’assistenza clinica. “Questi ultimi risultati forniscono al personale clinico una stima migliore della probabilità che si verifichi un nuovo caso di diabete”, ha dichiarato la dott.ssa Golubic, “e potrebbero spingere i medici a pianificare l’assistenza clinica in modo più efficace per rilevare e gestire il nuovo diabete”.

Glucocorticoidi: Tra Benefici e Rischi

I glucocorticoidi vengono utilizzati da decenni per trattare numerose condizioni mediche, grazie alla loro potente azione antinfiammatoria. Tuttavia, l’uso sistemico di questi farmaci, somministrati attraverso compresse, iniezioni o infusioni, può portare a una serie di effetti collaterali significativi. Tra questi, l’aumento dei livelli di glucosio nel sangue è particolarmente preoccupante, poiché può evolvere in diabete di nuova insorgenza, soprattutto in individui già predisposti o vulnerabili a questa patologia.

L’uso di glucocorticoidi inalatori, creme o gocce sembra avere un minore impatto sui livelli di zucchero nel sangue, riducendo il rischio di sviluppare diabete. Tuttavia, il trattamento sistemico è spesso necessario per condizioni più gravi e resistenti, come le malattie autoimmuni.

Implicazioni Cliniche e Futuri Sviluppi

I risultati dello studio di Oxford sottolineano l’importanza di un monitoraggio costante dei livelli di zucchero nel sangue nei pazienti che assumono glucocorticoidi sistemici, specialmente durante i ricoveri ospedalieri. La diagnosi precoce e la gestione tempestiva del diabete possono fare una grande differenza nel migliorare gli esiti di salute a lungo termine per questi pazienti.

La dott.ssa Golubic ha inoltre sottolineato come i dati clinici raccolti di routine possano essere un’importante risorsa per migliorare la gestione delle malattie croniche come il diabete. “Questo studio mostra anche come i dati clinici raccolti di routine possano essere utilizzati per aiutare le persone affette da diabete”, ha dichiarato.

Mentre lo studio si è concentrato principalmente su pazienti ospedalizzati, è importante che anche i medici di base siano consapevoli dei rischi associati all’uso di glucocorticoidi sistemici. Questi farmaci vengono spesso prescritti per il trattamento di condizioni croniche come l’asma e l’artrite reumatoide, e il loro impatto sulla salute metabolica non dovrebbe essere sottovalutato.

Conclusioni

Lo studio condotto dall’Università di Oxford rappresenta un passo avanti importante nella comprensione dei rischi associati all’uso dei glucocorticoidi. Sebbene questi farmaci siano fondamentali per la gestione di molte condizioni mediche, è cruciale che i medici e i pazienti siano consapevoli dei potenziali effetti collaterali, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo del diabete. Un monitoraggio più attento e un approccio personalizzato alla cura possono aiutare a ridurre questi rischi, migliorando la qualità della vita dei pazienti.