Come le variazioni di pressione durante i voli influenzano l’erogazione di insulina nelle pompe e la sicurezza metabolica nei piloti con diabete di tipo 1.

Introduzione

L’uso della tecnologia CSII (Continuous Subcutaneous Insulin Infusion) ha migliorato significativamente il controllo glicemico e gli esiti clinici nelle persone con diabete di tipo 1. Tuttavia, l’esposizione a variazioni di pressione atmosferica, come avviene durante i voli aerei, potrebbe influenzare l’erogazione di insulina da queste pompe, comportando potenziali rischi metabolici per i piloti che convivono con il diabete. Questo studio mira a valutare l’impatto delle variazioni di pressione atmosferica sull’erogazione di insulina nelle pompe, sia attraverso una simulazione di volo ipobarico che mediante uno studio osservazionale nel mondo reale sui piloti che utilizzano la terapia con pompa di insulina.

Metodi e Approccio Sperimentale

Per comprendere meglio gli effetti della pressione atmosferica sull’erogazione dell’insulina, sono stati utilizzati due approcci distinti. La prima fase dello studio consisteva in una simulazione in vitro di volo, utilizzando una camera ipobarica depressurizzata a 550 mmHg, per simulare le condizioni di un volo commerciale. Durante questo test, sono state registrate le velocità di erogazione dell’insulina e la formazione di bolle nei set di infusione in assenza di pompe, con l’obiettivo di comprendere le alterazioni nell’erogazione causate dai cambiamenti di pressione.

Nella seconda fase, è stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo della durata di 7,5 anni, in cui sono stati raccolti e analizzati i dati relativi alla glicemia di piloti diabetici in terapia insulinica che utilizzano pompe per insulina o iniezioni multiple giornaliere (MDI). I piloti osservati sono stati autorizzati a volare grazie a certificazioni mediche approvate dall’Agenzia per la sicurezza aerea dell’Unione europea, garantendo così un campione di individui con controllo metabolico costante.

Risultati della Simulazione di Volo

Durante la simulazione, le cartucce piene di insulina hanno mostrato alterazioni significative nella velocità di erogazione rispetto al livello del suolo. In particolare, durante una fase di salita di 20 minuti, è stata erogata una quantità aggiuntiva di 0,60 unità di insulina, mentre durante la discesa l’erogazione è stata ridotta di 0,51 unità. Questo fenomeno può essere spiegato dai principi fisici che regolano il comportamento dei gas, come le leggi di Boyle e Henry, che causano l’espansione e la contrazione delle bolle d’aria all’interno delle cartucce. Durante una decompressione rapida, simulata come una situazione di emergenza, le pompe hanno mostrato un rilascio improvviso di insulina, con un’erogazione di 5,6 unità in eccesso, un valore che potrebbe comportare gravi rischi di ipoglicemia in condizioni di vita reale.

Risultati dello Studio Osservazionale nel Mondo Reale

L’analisi dei dati reali ha rivelato risultati sorprendentemente rassicuranti. Su un totale di 4656 misurazioni della glicemia prelevate durante 2345 ore di volo, solo lo 0,7% dei valori registrati rientrava al di fuori dell’intervallo di sicurezza (90-270 mg/dl). Inoltre, non sono stati osservati episodi di ipoglicemia, con nessun valore di glicemia inferiore a 72 mg/dl, neanche durante le fasi di salita o discesa, che nella simulazione avevano dimostrato influenze sulla somministrazione di insulina. Nel confronto tra i piloti trattati con CSII e quelli con MDI, i primi hanno mantenuto un miglior controllo glicemico, con il 99,3% delle misurazioni della glicemia entro l’intervallo ottimale rispetto al 97,5% dei piloti in terapia MDI.

Discussione dei Risultati

La discrepanza tra i dati della simulazione e quelli del mondo reale potrebbe essere attribuita a diversi fattori. In primis, il corpo umano è in grado di adattarsi a piccole variazioni nella somministrazione di insulina, compensando con il rilascio di ormoni controregolatori che contrastano le fluttuazioni glicemiche. Inoltre, i piloti con diabete di tipo 1 seguono protocolli di monitoraggio glicemico intensivo e regolano l’assunzione di carboidrati e i bolus insulinici in risposta a variazioni dei livelli glicemici.

Un altro aspetto da considerare è che le pompe per insulina di nuova generazione sono dotate di sistemi di regolazione che riducono al minimo l’impatto delle variazioni di pressione atmosferica sulla somministrazione di insulina. Questi dispositivi hanno migliorato significativamente la sicurezza del controllo glicemico nei contesti più sfidanti, inclusi i voli ad alta quota.

Implicazioni Cliniche e Raccomandazioni per i Piloti con Diabete

Questo studio suggerisce che i piloti con diabete di tipo 1 che utilizzano pompe per insulina possono affrontare i voli in sicurezza, anche in condizioni di variazioni di pressione atmosferica, senza temere significative alterazioni del controllo glicemico. Tuttavia, è consigliabile seguire un monitoraggio glicemico frequente, soprattutto durante i momenti di decollo e atterraggio, quando le variazioni di pressione sono più marcate. Per maggiore sicurezza, i piloti dovrebbero preferire dispositivi di infusione di ultima generazione e mantenere uno stretto contatto con il proprio team medico per adattare le impostazioni della pompa in base alle necessità individuali.

In conclusione, le pompe di insulina si sono dimostrate una soluzione affidabile per il mantenimento del controllo glicemico nei piloti con diabete di tipo 1 durante il volo, con una minima incidenza di eventi ipoglicemici e valori fuori intervallo. Questo approccio terapeutico, unito a una tecnologia avanzata, potrebbe permettere ai piloti con diabete di tipo 1 di esercitare la loro professione con una gestione del diabete sicura ed efficace.

Conclusioni

Le conclusioni di questo studio sottolineano come, nonostante i risultati della simulazione di volo abbiano evidenziato potenziali rischi derivanti dalle variazioni di pressione, i dati del mondo reale suggeriscano che l’uso della CSII nei piloti con diabete di tipo 1 sia sicuro. La presenza di protocolli di monitoraggio e l’accesso a dispositivi avanzati permettono di minimizzare l’incidenza di ipoglicemia e mantenere un controllo glicemico efficace. È consigliabile che i piloti continuino a monitorare la glicemia frequentemente e utilizzino pompe di ultima generazione per garantire un controllo ottimale anche in condizioni di volo.

Per Saperne di Più: Diabetologia 5 novembre 2024

Riferimenti

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