Negli ultimi anni, il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) è emerso come una tecnologia rivoluzionaria per la gestione del diabete, con benefici che vanno oltre il semplice controllo glicemico. Recenti studi presentati al Congresso mondiale sulla resistenza all’insulina, diabete e malattie cardiovascolari hanno evidenziato come l’uso del CGM sia associato a una riduzione significativa del rischio di mortalità per tutte le cause nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 e di tipo 2.

Le metriche del CGM: una finestra sulla salute metabolica

Le metriche offerte dal CGM, quali la glicemia stimata, il tempo nell’intervallo (Time in Range – TIR) e il coefficiente di variazione, si sono dimostrate strumenti preziosi per prevedere i risultati sanitari a lungo termine. Secondo Peter D. Reaven, MD, professore di medicina interna presso l’University of Arizona College of Medicine, queste metriche non solo aiutano a monitorare i livelli di glucosio, ma sono anche strettamente correlate al rischio di mortalità.

In uno studio condotto su 2.665 adulti con diabete di tipo 1 e di tipo 2, i ricercatori hanno osservato che metriche come il TIR e la glicemia stimata nei primi sei mesi dall’inizio dell’uso del dispositivo possono predire il rischio di mortalità futura. Un maggiore tempo nell’intervallo è stato associato a un rischio ridotto di mortalità (HR=0,83; IC al 95%, 0,72-0,92), mentre una glicemia stimata più alta e un tempo fuori dall’intervallo erano correlati a un rischio maggiore.

CGM e mortalità: dati concreti e implicazioni

I dati analizzati provengono da un ampio gruppo di pazienti che frequentano cliniche VA negli Stati Uniti e utilizzano il CGM Dexcom. Tra il 2015 e il 2020, i ricercatori hanno seguito 719 adulti con diabete di tipo 1 e 1.449 adulti con diabete di tipo 2, monitorando i loro livelli glicemici e le metriche CGM. Durante il follow-up, che è proseguito fino a marzo 2023, 368 partecipanti sono deceduti.

Gli utenti del CGM con diabete di tipo 1 hanno mostrato un rischio di mortalità significativamente inferiore rispetto a quelli che non utilizzavano il dispositivo (HR=0,53; IC al 95%, 0,43-0,65). Allo stesso modo, i pazienti con diabete di tipo 2 che utilizzavano il CGM presentavano un rischio ridotto di morte rispetto a quelli che non lo utilizzavano (HR=0,79; IC al 95%, 0,73-0,86).

Cambiamenti stagionali e comportamentali: un fattore da considerare

Un aspetto interessante emerso dallo studio riguarda le variazioni nei livelli di glicemia stimata e nel tempo nell’intervallo in base al periodo dell’anno e al giorno della settimana. Durante i mesi invernali, la glicemia stimata tendeva ad aumentare, mentre il tempo nell’intervallo diminuiva. Inoltre, i fine settimana erano caratterizzati da livelli glicemici meno stabili rispetto ai giorni feriali. Queste variazioni, secondo Reaven, potrebbero essere influenzate da fattori ambientali e comportamentali, come il clima più freddo nel Nordest degli Stati Uniti.

Oltre il controllo glicemico: i vantaggi del CGM

Uno degli aspetti più rivoluzionari del CGM è la capacità di fornire dati in tempo reale che possono influenzare le decisioni terapeutiche e comportamentali. “Le implicazioni possono essere piuttosto potenti,” afferma Reaven. “Fornire ai pazienti e ai medici informazioni dettagliate e immediate può portare a cambiamenti positivi nel comportamento e migliorare il controllo glicemico, riducendo al contempo il rischio di complicanze gravi e mortalità.”

Una tecnologia che salva vite

Il CGM non è solo un dispositivo per il monitoraggio della glicemia, ma uno strumento che può fare la differenza tra la vita e la morte per molte persone con diabete. L’adozione del CGM è particolarmente importante per i pazienti con diabete di tipo 1, che beneficiano di una riduzione significativa del rischio di mortalità. Tuttavia, anche i pazienti con diabete di tipo 2, una popolazione generalmente meno incline all’uso di tecnologie avanzate, possono trarre vantaggi notevoli dall’integrazione di questo dispositivo nella loro routine quotidiana.

Conclusioni: il futuro della gestione del diabete

L’evidenza a supporto del CGM come strumento salvavita è ormai consolidata. Questo dispositivo non solo migliora il controllo glicemico, ma offre una visione più completa della salute metabolica, permettendo interventi tempestivi e mirati. Con l’aumento della disponibilità e accessibilità del CGM, è auspicabile che un numero sempre maggiore di pazienti possa beneficiare di questa tecnologia rivoluzionaria.

Le implicazioni cliniche e sociali di un’adozione diffusa del CGM sono immense. In un mondo in cui il diabete continua a rappresentare una delle principali sfide sanitarie, il monitoraggio continuo del glucosio offre una speranza concreta per migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di mortalità per milioni di persone.

Riferimenti:

Reaven PD, et al. Diabetes Care 2023;doi:10.2337/dc22-2189.

Zhou J, et al. Poster n. 0065. Presentato a: Congresso mondiale sulla resistenza all’insulina, diabete e malattie cardiovascolari; 12-14 dicembre 2024; Los Angeles.