Un approccio innovativo che integra infermieri, dietisti e psicologi per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria per pazienti con diabete di tipo 1: risultati e suggerimenti da parte delle famiglie.

La gestione del diabete di tipo 1 (T1D) è un processo complesso che richiede un’attenzione costante e coordinata da parte di un team sanitario. Negli ultimi anni, è emersa l’idea di un modello transdisciplinare per la fornitura dell’assistenza sanitaria, che prevede il coinvolgimento simultaneo di più professionisti specializzati, tra cui infermieri, dietisti e psicologi. Questo nuovo approccio punta a fornire una cura più integrata e olistica per i pazienti, tenendo conto non solo degli aspetti clinici, ma anche delle esigenze nutrizionali e psicologiche.

Per valutare l’efficacia di questo modello, è stata condotta una ricerca qualitativa che ha coinvolto preadolescenti, adolescenti e i loro genitori. L’obiettivo dello studio era raccogliere le loro opinioni e suggerimenti su come migliorare l’attuale offerta di assistenza sanitaria per il diabete di tipo 1. I risultati forniscono indicazioni utili per ottimizzare l’assistenza transdisciplinare, rendendola ancora più centrata sulle esigenze familiari e individuali.


Il Modello Transdisciplinare: Un Nuovo Approccio per il Diabete di Tipo 1

Il modello transdisciplinare proposto prevede un team composto da tre figure chiave: un infermiere specializzato, un dietista e uno psicologo, tutti con una vasta esperienza nel trattamento del diabete di tipo 1. L’approccio è incentrato sulla famiglia e mira a integrare le competenze di ciascuno specialista durante le visite trimestrali di controllo, per garantire una gestione completa e personalizzata della malattia.

Questo approccio differisce dai modelli tradizionali, che spesso vedono i pazienti interagire separatamente con diversi specialisti. La transdisciplinarietà, invece, promuove una collaborazione più stretta tra i fornitori di assistenza, consentendo una visione più globale delle necessità del paziente.


Metodi di Studio e Partecipanti

Lo studio ha coinvolto 17 diadi genitore-figlio più un adolescente aggiuntivo, per un totale di 18 partecipanti. La raccolta dei dati è avvenuta attraverso un social network privato, dove sono state proposte domande aperte riguardanti il formato e la struttura del modello di assistenza transdisciplinare.

Un team di sei ricercatori ha sviluppato e perfezionato un libro di codici per la codifica qualitativa delle risposte, utilizzando un processo iterativo di analisi induttiva. Questo metodo ha permesso di identificare i temi principali e di ottenere un quadro chiaro delle percezioni e delle aspettative di genitori e adolescenti.


Risultati: Temi Chiave Emergent

Dall’analisi dei dati sono emersi nove temi principali, suddivisi in tre macro categorie:

  1. Percezioni generali sull’assistenza transdisciplinare:
    I partecipanti hanno generalmente espresso un’opinione positiva riguardo all’approccio transdisciplinare, sottolineando che potrebbe migliorare la comunicazione tra i vari specialisti e portare a una gestione più completa e olistica del diabete di tipo 1. La presenza contemporanea di diverse figure professionali durante le visite è stata considerata utile per evitare sovrapposizioni o lacune nell’assistenza.
  2. Percezioni sui fornitori di assistenza transdisciplinare:
    Le opinioni sui singoli membri del team sono state più variegate. Alcuni genitori e adolescenti hanno apprezzato l’inclusione di dietisti e psicologi, riconoscendone l’importanza per una gestione globale della malattia. Tuttavia, altri partecipanti hanno espresso dubbi sull’efficacia di alcune di queste figure, ritenendo che i bisogni nutrizionali o psicologici potessero essere meno rilevanti rispetto a quelli clinici.
  3. Suggerimenti per migliorare il modello:
    Un aspetto critico evidenziato è la necessità di garantire che l’assistenza sia sempre personalizzata e incentrata sul paziente e la famiglia. Alcuni partecipanti hanno suggerito di adattare il modello alle esigenze specifiche di ciascuna famiglia, sottolineando l’importanza di un approccio flessibile. Inoltre, è stato raccomandato di includere maggiori momenti di dialogo tra i membri del team sanitario e i pazienti, per favorire una comunicazione bidirezionale più efficace.

Discussione: Il Valore di un Approccio Incentrato sulla Famiglia

Uno dei punti di forza principali del modello transdisciplinare proposto è la sua natura olistica e incentrata sulla famiglia. Il diabete di tipo 1 è una malattia cronica che richiede un supporto continuo non solo dal punto di vista medico, ma anche psicologico e nutrizionale. I genitori e gli adolescenti che convivono con questa malattia spesso si trovano ad affrontare sfide emotive e pratiche che richiedono un approccio integrato.

L’idea di un team sanitario che lavori insieme per affrontare questi aspetti è stata accolta favorevolmente dalla maggior parte dei partecipanti allo studio. Tuttavia, è emersa la necessità di adattare il modello alle specifiche esigenze di ciascuna famiglia, riconoscendo che ogni paziente ha bisogni diversi e che un approccio troppo standardizzato potrebbe non essere efficace.


Conclusioni e Implicazioni per il Futuro

Lo studio ha fornito informazioni preziose per lo sviluppo e il miglioramento del modello transdisciplinare di assistenza sanitaria per il diabete di tipo 1. Le opinioni di genitori e adolescenti suggeriscono che l’integrazione di diverse figure professionali all’interno del team sanitario potrebbe migliorare significativamente la qualità dell’assistenza. Tuttavia, è fondamentale che il modello rimanga flessibile e centrato sul paziente, per rispondere efficacemente alle esigenze individuali.

L’inclusione di dietisti e psicologi come parte integrante del team di cura è stata generalmente apprezzata, ma è chiaro che una maggiore sensibilizzazione sull’importanza del supporto nutrizionale e psicologico potrebbe migliorare ulteriormente l’accettazione di questo approccio da parte delle famiglie.

In conclusione, il modello transdisciplinare rappresenta un’opportunità promettente per migliorare l’assistenza sanitaria per il diabete di tipo 1, ma richiede ulteriori adattamenti e una maggiore enfasi sulla personalizzazione dell’assistenza per avere un impatto significativo.


Bibliografia

  • Istituto di Ricerca per il Diabete
  • Ospedale San Raffaele di Milano
  • Società Italiana di Diabetologia

Riferimento: Clinical Practice in Pediatric Psychology 21 settembre 2024

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.