Una ricerca rivoluzionaria del Salk Institute rivela come i grassi trans, attraverso gli sfingolipidi, favoriscano l’aterosclerosi, aprendo nuove prospettive per la prevenzione e la cura delle malattie cardiovascolari.
Sfingolipidi e grassi trans: il nuovo nemico della salute cardiovascolare
Il colesterolo ha dominato per decenni il dibattito sulle malattie cardiovascolari, identificato come il principale responsabile della formazione di placche arteriose che portano a infarti, ictus e altre gravi patologie. Tuttavia, una nuova ricerca condotta dal Salk Institute offre una prospettiva inedita: il ruolo critico degli sfingolipidi e dei grassi trans nello sviluppo dell’aterosclerosi, aprendo la strada a nuovi approcci terapeutici.
Non solo colesterolo: il ruolo nascosto degli sfingolipidi
Gli sfingolipidi, una classe di lipidi meno nota rispetto al colesterolo, stanno emergendo come fattori chiave nelle malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD). Gli scienziati del Salk Institute hanno studiato come i grassi trans alimentari vengano incorporati negli sfingolipidi, favorendo la formazione di placche arteriose. Questo processo avviene attraverso una proteina specifica, la SPT (serina palmitoiltransferasi), che regola la sintesi di questi lipidi.
Lo studio, pubblicato su Cell Metabolism il 14 novembre 2024, evidenzia che i grassi trans sono metabolizzati dalla SPT in modo preferenziale rispetto ai grassi cis, presenti in alimenti naturali come pesce e noci. Questa differenza strutturale si traduce in una maggiore produzione di lipoproteine a bassissima densità (VLDL), che contribuiscono all’accumulo di placche arteriose.
Grassi trans e aterosclerosi: una connessione diretta
Per comprendere meglio il legame tra grassi trans e ASCVD, i ricercatori hanno condotto esperimenti su modelli murini alimentati con diete ricche di grassi trans o cis. I risultati sono stati sorprendenti: i grassi trans hanno accelerato l’accumulo di placche arteriose, causato steatosi epatica e alterato la regolazione dell’insulina, mentre i grassi cis hanno mostrato effetti meno dannosi.
La manipolazione della dieta è stata accompagnata dall’inibizione della SPT, un intervento che ha significativamente ridotto la progressione dell’aterosclerosi nei topi. Questo suggerisce che il metabolismo degli sfingolipidi, e in particolare l’attività della SPT, rappresenta un bersaglio terapeutico promettente per contrastare le malattie cardiovascolari.
Nuove prospettive terapeutiche: oltre le statine
Le statine, progettate per ridurre il colesterolo, sono state fondamentali nella lotta alle malattie cardiovascolari. Tuttavia, la scoperta del ruolo degli sfingolipidi e dei grassi trans apre nuove possibilità per lo sviluppo di farmaci non statinici.
Christian Metallo, autore senior dello studio, sottolinea l’importanza di esplorare percorsi alternativi:
“Man mano che comprendiamo meglio il metabolismo lipidico, possiamo personalizzare le terapie e migliorare le opzioni di trattamento.”
In particolare, una subunità specifica della SPT è stata identificata come un potenziale bersaglio per farmaci in grado di limitare gli effetti dannosi dei grassi trans.
Prevenzione: il ruolo della dieta e delle politiche globali
Mentre la ricerca sui trattamenti continua, la prevenzione rimane cruciale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un piano per eliminare i grassi trans dalle scorte alimentari entro il 2023, ma milioni di persone rimangono a rischio a causa del mancato rispetto di queste normative.
La ricerca del Salk Institute rafforza l’urgenza di politiche alimentari rigorose e di una maggiore consapevolezza sull’importanza di una dieta equilibrata. Moderazione e scelte informate possono ridurre significativamente il rischio di malattie cardiovascolari.
Conclusione: una nuova era nella lotta alle malattie cardiovascolari
La scoperta del ruolo degli sfingolipidi e della SPT nel metabolismo dei grassi trans rappresenta una svolta nella comprensione delle malattie cardiovascolari. Questa ricerca non solo sfida il paradigma centrato sul colesterolo, ma offre speranza per lo sviluppo di trattamenti innovativi che possano salvare vite.
Nel frattempo, l’adozione di una dieta equilibrata e la riduzione del consumo di grassi trans rimangono le armi più efficaci a disposizione del pubblico per proteggere la propria salute cardiovascolare.