Una figura chiave per tutele, invalidità, idoneità lavorativa e diritti delle persone con diabete

Un alleato nascosto per chi vive con il diabete

Quando si parla di diabete e lavoro, la mente corre subito a figure sanitarie come il diabetologo, l’infermiere o il dietista. Ma c’è un’altra professionalità meno conosciuta, che assume un ruolo cruciale soprattutto nei momenti di valutazione giuridico-sanitaria: il medico legale.
Il suo compito non è quello di curare la malattia, ma di valutare le conseguenze del diabete rispetto ai diritti della persona: dall’invalidità civile alla Legge 104, dalla compatibilità con determinate mansioni fino al rinnovo della patente di guida.


Medico legale vs medico competente: due ruoli diversi

È bene distinguere tra:

  • Medico competente (D.Lgs. 81/2008): figura aziendale che valuta l’idoneità del lavoratore alle mansioni specifiche, nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
  • Medico legale: professionista che, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale o su incarico dell’INPS/INAIL, interviene per stabilire gradi di invalidità, benefici assistenziali o la compatibilità con determinate attività.

Entrambi possono avere a che fare con una persona con diabete, ma in contesti diversi.


Invalidità civile e diabete: il parere del medico legale

Il Decreto Ministeriale 5 febbraio 1992 stabilisce le percentuali di invalidità civile in base alle complicanze e alla gravità del diabete.

  • Diabete mellito tipo 1 in terapia insulinica senza complicanze: invalidità pari al 30%.
  • Con complicanze microvascolari o macrovascolari (retinopatia, nefropatia, neuropatia, vasculopatie, cardiopatie): percentuali superiori, fino al 100% nei casi più gravi.

Il medico legale, attraverso la Commissione ASL/INPS, è quindi la figura che certifica ufficialmente la percentuale di invalidità riconosciuta, con conseguenti diritti economici e assistenziali.


Legge 104 e tutele sul lavoro

L’art. 3 della Legge 104/1992 riconosce lo stato di handicap in presenza di condizioni che limitano l’autonomia.
Il medico legale valuta se il diabete – specie in presenza di ipoglicemie frequenti o complicanze – possa dare diritto a:

  • permessi lavorativi retribuiti,
  • priorità nella scelta della sede di lavoro,
  • agevolazioni fiscali.

Patente di guida e diabete: anche qui entra in gioco il medico legale

Il Decreto Ministeriale 30 novembre 2010 recepisce la Direttiva UE 2009/113/CE: chi ha diabete in terapia insulinica deve sottoporsi a controlli periodici per il rinnovo della patente.
Il medico legale, in collaborazione con lo specialista diabetologo, certifica la presenza o meno di condizioni che possono compromettere la sicurezza alla guida, come episodi di ipoglicemia grave.


Pensione anticipata e INAIL

Nei casi di complicanze severe, il medico legale valuta anche il diritto a benefici come:

  • Pensione anticipata per lavoratori invalidi (art. 1, comma 8, D.Lgs. 503/1992),
  • Indennizzi INAIL se il diabete o le sue complicanze sono aggravate da esposizioni lavorative (rarissimo ma possibile, es. sostanze tossiche).

Perché è importante conoscere questa figura

Molte persone con diabete non sanno che il medico legale è un passaggio fondamentale per far valere i propri diritti.
Conoscere i riferimenti normativi e il ruolo di questa figura può:

  • chiarire dubbi su invalidità e lavoro,
  • accelerare le pratiche burocratiche,
  • evitare ingiustizie e mancate tutele.

Conclusione

Il medico legale non è un “nemico” che giudica, ma un garante dei diritti. Affiancato dal diabetologo e dalle associazioni dei pazienti, può rappresentare un alleato prezioso per vivere meglio con il diabete, sia dentro che fuori dal lavoro.


Hashtag consigliati

#Diabete #MedicoLegale #LavoroESalute #DirittiDelLavoratore #InvaliditàCivile #Legge104 #PatenteGuida #IlMioDiabete


error: Il contenuto è protetto!!