Chi vive ogni giorno con il diabete sa che misurare la glicemia non è solo un gesto tecnico  è un atto di cura verso sé stessi.

Il sensore di monitoraggio continuo della glicemia (CGM) non è solo un piccolo dispositivo elettronico: è un alleato silenzioso che ci accompagna, ci avverte, ci protegge.
Ma per far sì che funzioni al meglio, è importante saperlo posizionare correttamente. E, soprattutto, farlo con consapevolezza e calma.

Prima di tutto: respira

Prima di applicare il sensore, prenditi un momento per respirare. Non è un gesto da fare di fretta. Pensa che stai compiendo un’azione che ti permetterà di conoscere meglio il tuo corpo, di comprendere le sue risposte, e di vivere con maggiore libertà.

Dove posizionarlo

Ogni sensore ha le proprie indicazioni specifiche, ma in generale i punti più consigliati sono:

  • La parte posteriore del braccio, leggermente tra il tricipite e il deltoide.

  • L’addome, evitando le zone troppo vicine all’ombelico o con cicatrici.

Scegli una zona dove la pelle sia pulita, asciutta e priva di irritazioni.
Un piccolo consiglio: se sei una persona molto attiva o sudi facilmente, il braccio può essere una scelta più comoda, poiché riduce il rischio che il sensore si stacchi.

La preparazione

  1. Lava accuratamente le mani.

  2. Pulisci la zona con una salvietta disinfettante e lascia asciugare bene.

  3. Evita creme o lozioni: possono compromettere l’adesione.

Questo momento di “preparazione” è anche un’occasione per entrare in contatto con il tuo corpo: riconoscerlo, accettarlo, ringraziarlo per tutto quello che fa ogni giorno.

L’applicazione

Segui le istruzioni del tuo dispositivo — che spesso include un applicatore automatico.
Quando lo posizioni:

  • Mantieni la pelle tesa ma rilassata.

  • Premi con delicatezza, senza paura.

  • Una volta applicato, premi leggermente attorno al sensore per assicurarti che aderisca bene.

Non serve forza, serve fiducia.

Dopo l’applicazione

Controlla che il sensore sia stabile e avvia la connessione con il tuo dispositivo (smartphone o ricevitore).
Potresti avvertire un piccolo pizzicore o un fastidio iniziale, ma in breve tempo non lo sentirai più.
Ricorda: ogni applicazione è un piccolo passo verso una maggiore autonomia, non un’imposizione, ma una scelta per il tuo benessere.

Un ultimo pensiero

Il sensore non è solo un dispositivo: è una finestra sulla tua salute. Ti aiuta a vedere ciò che prima era invisibile, a capire come il tuo corpo reagisce al cibo, all’attività fisica, alle emozioni.
Applicarlo non è solo una questione di tecnica — è un rito di fiducia in sé stessi.
Ogni volta che lo posizioni, ti ricordi che hai il potere di prenderti cura di te, con dolcezza e consapevolezza.

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