Uno studio rivela l'efficacia del sistema di monitoraggio del glucosio a scansione intermittente nei pazienti diabetici, evidenziando differenze significative tra adulti sotto e sopra i 65 anni.

Il monitoraggio continuo del glucosio a scansione intermittente (isCGM) sta rapidamente trasformando la gestione del diabete, offrendo ai pazienti un controllo più preciso e continuo dei livelli glicemici. Tuttavia, mentre i benefici di questa tecnologia sono ben documentati nei giovani adulti, la sua efficacia negli anziani rimane meno chiara. Un recente studio condotto presso l’University Hospitals Birmingham NHS Foundation Trust nel Regno Unito ha esaminato l’impatto di isCGM, in particolare del dispositivo Freestyle Libre (FSL), sui risultati glicemici di due coorti di pazienti: adulti sotto i 65 anni e anziani oltre i 65 anni.

Lo studio ha incluso un campione di 2260 pazienti adulti, tutti con diabete di tipo 1 o di tipo 2, che utilizzavano il sistema isCGM da oltre sei mesi, con una media di almeno sei scansioni giornaliere. I dati demografici, la storia clinica del diabete e i risultati glicemici, tra cui il tempo nell’intervallo (TIR), il tempo sopra l’intervallo e il tempo sotto l’intervallo (TBR), oltre ai valori di HbA1c, sono stati raccolti e analizzati per confrontare le due fasce di età.

I risultati sono stati illuminanti. Solo il 23,2% degli adulti sotto i 65 anni è riuscito a raggiungere il proprio target di TIR specifico per età, rispetto al 69% degli anziani. Inoltre, il 70,1% dei più giovani ha raggiunto il target di TBR, a fronte del 40,7% degli over 65. Tuttavia, quando è stato applicato un target TBR meno rigido per la coorte anziana, ben il 75% di questi ultimi ha raggiunto l’obiettivo.

Questi dati suggeriscono che, sebbene l’uso di Freestyle Libre sia associato a un miglioramento dei risultati glicemici in tutte le fasce d’età, gli obiettivi di trattamento dovrebbero essere personalizzati, soprattutto per gli anziani. In particolare, potrebbe essere necessario adottare target meno rigidi per il TBR negli individui over 65, al fine di massimizzare i benefici del monitoraggio continuo del glucosio.

In conclusione, l’adozione del monitoraggio continuo del glucosio a scansione intermittente rappresenta un passo avanti cruciale nella gestione del diabete. Tuttavia, per ottimizzare i risultati, è essenziale considerare le differenze demografiche e cliniche tra le diverse fasce d’età, personalizzando gli obiettivi glicemici per rispondere alle esigenze specifiche di ogni paziente.

Riferimento: Therapeutic Advances in Endocrinology and Metabolism 20 agosto 2024

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