Nonostante l’ascesa dei nuovi farmaci anti-obesità noti come agonisti del GLP-1, le voci che davano per superata la chirurgia metabolica e bariatrica si sono rivelate premature.
Nel 2023, il numero di interventi bariatrici è diminuito del 3,5% e si ipotizza un ulteriore calo nel 2024. Tuttavia, la chirurgia sembra oggi in ripresa: sempre più pazienti che hanno provato i farmaci GLP-1 si rivolgono a interventi chirurgici mini-invasivi una tantum – come la gastrectomia a manica e il bypass gastrico – per ottenere risultati più solidi e duraturi.
“I farmaci a base di GLP-1 sono efficaci, ma una volta interrotte le iniezioni settimanali, il peso e i problemi di salute associati tendono a tornare rapidamente”, ha dichiarato Ann M. Rogers, MD, FACS, FASMBS, presidente dell’American Society for Metabolic and Bariatric Surgery (ASMBS), che aprirà il congresso annuale della società scientifica a Washington, dal 15 al 17 giugno.
“Per questo vediamo sempre più pazienti che tornano a considerare la chirurgia bariatrica o vi si sottopongono per la prima volta. I farmaci non sostituiranno mai la chirurgia, ma allo stesso tempo non usciremo dall’epidemia di obesità solo operando. La soluzione è un approccio integrato che consideri tutte le opzioni – anche combinate – per aiutare i pazienti a raggiungere i propri obiettivi in modo sicuro ed efficace”.
Secondo uno studio recente, il 53,6% dei pazienti interrompe la terapia con GLP-1 entro un anno, percentuale che sale al 72,2% dopo due anni. Al contrario, i dati mostrano che la chirurgia bariatrica consente di perdere fino al 60% del peso in eccesso entro sei mesi dall’intervento e il 77% entro un anno. Dopo cinque anni, in media, i pazienti mantengono il 50% del peso perso.
“Tradizionalmente, dieta ed esercizio fisico si trovavano a un estremo dello spettro terapeutico, la chirurgia all’altro, e i farmaci nel mezzo. Ma oggi, alla luce dell’efficacia e della sicurezza dimostrate, sia la chirurgia che i farmaci anti-obesità meritano di essere valutati precocemente. Non possono più essere considerati risorse di ultima istanza da utilizzare solo dopo il fallimento di tutti gli altri tentativi”, ha affermato Richard M. Peterson, MD, MPH, FACS, FASMBS, presidente eletto dell’ASMBS.
“Il vecchio approccio del provare tutto tranne chirurgia e farmaci è ormai superato.”
Studi in evidenza all’ASMBS Annual Meeting:
- Studio comparativo sull’efficacia reale di GLP-1 vs chirurgia bariatrica – NYU Langone Health
- Analisi retrospettiva sul carico di salute mentale post-trattamento: GLP-1 vs chirurgia – Tulane University
- Studio prospettico sui cambiamenti nell’autostima dopo chirurgia bariatrica – Geisinger Medical Center
- Studio retrospettivo sulle disparità nelle complicanze post-operatorie – Yale School of Medicine
- IMC e complicanze chirurgiche: come l’indice di massa corporea influenza gli esiti – Prisma Health
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), negli Stati Uniti la prevalenza dell’obesità è del 40,3%, mentre l’obesità grave interessa il 9,4% della popolazione. L’obesità è una malattia cronica che può compromettere il sistema immunitario, generare infiammazione cronica e aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, ictus, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro.
Nonostante ciò, l’approccio più comune è stato per decenni quello di affidarsi unicamente a dieta ed esercizio fisico, il metodo meno efficace nel favorire un calo ponderale duraturo per la maggior parte delle persone con obesità.
Nel 2023, oltre 270.000 persone si sono sottoposte a interventi di chirurgia bariatrica, una cifra esigua rispetto ai 22 milioni di statunitensi affetti da obesità grave. Per quanto riguarda i farmaci GLP-1, solo il 12% degli americani ha dichiarato di averne fatto uso almeno una volta, e solo il 6% li assume attualmente con regolarità.
Conclusione
Il messaggio che emerge dal congresso dell’ASMBS è chiaro: chirurgia e farmaci non sono rivali, ma alleati. L’obesità, malattia complessa e sistemica, richiede un approccio terapeutico ampio, strutturato e individualizzato. Dopo l’entusiasmo iniziale per i GLP-1, la chirurgia torna protagonista nel quadro delle soluzioni integrate, riaffermando il proprio ruolo centrale nella lotta contro l’obesità grave.
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