Nel mese di novembre, dedicato al diabete e culminante con la Giornata Mondiale del 14, il tema centrale è il rapporto tra malattia cronica e occupazione. Ecco quali sono i lavori più indicati, quelli sconsigliati e quali diritti spettano ai lavoratori con diabete in Italia.

Novembre è il mese del diabete, un appuntamento che culmina ogni anno il 14 novembre con la Giornata Mondiale del Diabete, istituita dall’International Diabetes Federation (IDF) e riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Il tema del 2025 è particolarmente significativo: “Diabete e lavoro”.

Parlare di lavoro significa affrontare non solo l’aspetto professionale, ma anche quello dei diritti, della salute e delle pari opportunità. Per molte persone con diabete, infatti, la gestione quotidiana della malattia si intreccia inevitabilmente con le esigenze e i ritmi della vita lavorativa.


Professioni più adatte e quelle sconsigliate

La maggior parte delle persone con diabete può svolgere qualsiasi attività lavorativa, purché siano garantite condizioni di sicurezza, orari compatibili e possibilità di monitorare e gestire la terapia. Tuttavia, ci sono alcune categorie professionali più indicate e altre che richiedono maggiore cautela.

Lavori consigliati

  • Professioni d’ufficio e amministrative: consentono pause regolari, accesso facilitato ai presidi terapeutici e gestione più semplice dei ritmi quotidiani.
  • Insegnamento, comunicazione, consulenza e ricerca: attività che valorizzano competenze intellettuali e relazionali, con meno rischi legati a carichi fisici pesanti.
  • Professioni sanitarie: medici, infermieri, tecnici sanitari: se ben organizzata, l’attività è compatibile con il diabete, anche se richiede turni impegnativi.
  • Lavoro da remoto o smart working: modalità che permette di gestire in autonomia tempi, alimentazione e monitoraggio della glicemia.

Lavori sconsigliati o con limitazioni

Alcune professioni possono essere problematiche per chi ha il diabete, soprattutto se richiedono attenzione costante in contesti di rischio:

  • Conducenti di mezzi pesanti e trasporto pubblico: il rischio di ipoglicemie durante la guida è oggetto di particolare attenzione normativa (D.Lgs. 59/2011 – patente di guida).
  • Forze armate e di polizia: l’accesso è limitato dalla necessità di garantire piena efficienza fisica in contesti critici.
  • Lavori in quota, subacquei o in ambienti isolati: in caso di crisi glicemiche, la mancanza di assistenza immediata può costituire un grave rischio.
  • Attività con turni notturni frequenti: il disequilibrio del ritmo sonno-veglia può complicare la gestione della terapia insulinica.

I diritti dei lavoratori con diabete in Italia

Chi vive con diabete ha diritto a tutele specifiche nell’ambito lavorativo, grazie a un quadro normativo consolidato.

Norme di riferimento

  • Legge 104/1992: tutela le persone con handicap grave, consentendo permessi retribuiti e agevolazioni. In alcuni casi, il diabete può rientrare in questa definizione, se comporta complicanze.
  • Legge 68/1999: sul collocamento mirato delle persone con disabilità, prevede strumenti per l’inserimento lavorativo.
  • Decreto Legislativo 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza): impone al datore di lavoro di valutare i rischi e garantire condizioni di sicurezza, anche per lavoratori con patologie croniche.
  • Circolari INPS: regolano l’invalidità civile e le agevolazioni economiche collegate al diabete (riconosciute soprattutto nei casi di complicanze o diabete di tipo 1).

Diritti esigibili

  • Parità di trattamento: nessuna discriminazione nell’accesso, nel mantenimento o nello sviluppo di carriera.
  • Orari di lavoro compatibili: possibilità di gestire pause per il controllo glicemico e la somministrazione di insulina.
  • Tutela della salute: diritto a strumenti e ambienti di lavoro che permettano la corretta gestione della terapia.
  • Permessi e flessibilità: in base alla gravità della condizione, il lavoratore può accedere a permessi retribuiti o a forme di flessibilità oraria.

Conclusioni

Il diabete non deve essere un ostacolo al lavoro né alla piena realizzazione professionale. Con una corretta gestione terapeutica, l’applicazione delle normative e la collaborazione tra medico, lavoratore e datore di lavoro, è possibile garantire pari opportunità e inclusione reale.

Il tema della Giornata Mondiale del Diabete 2025 invita a riflettere su un principio fondamentale: la salute non deve mai essere motivo di esclusione, ma occasione di consapevolezza e valorizzazione delle diversità.


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