Oltre 3.800 studi clinici, 81 raccomandazioni pratiche e un messaggio chiaro: la Dieta Mediterranea è medicina quotidiana. Pubblicate le prime Linee Guida ufficiali nel Sistema Nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità.
Dieta Mediterranea, nasce la bussola della salute: pubblicate le Linee Guida ufficiali
C’è un nuovo faro a illuminare il cammino della prevenzione e della salute pubblica: sono le Linee Guida ufficiali sulla Dieta Mediterranea, pubblicate il 15 aprile 2025 all’interno del Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG) dell’Istituto Superiore di Sanità. Un evento epocale per il mondo della medicina nutrizionale, promosso dalla SINPE (Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo), dalla Fondazione Dieta Mediterranea e dalla SIPREC (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare), con il sostegno dell’ISS.
Frutto di un lavoro titanico – oltre 3.800 studi clinici analizzati e 81 raccomandazioni evidence-based – questo documento rappresenta la prima codifica ufficiale dell’uso clinico della Dieta Mediterranea. Non più solo una “scelta salutare”, ma una vera e propria terapia alimentare, applicabile a una vasta gamma di contesti patologici.
Il cibo come medicina quotidiana
Che la Dieta Mediterranea facesse bene, lo si sapeva da decenni. Ma oggi, per la prima volta, questa tradizione millenaria viene armata di rigore scientifico e consegnata agli operatori sanitari come strumento terapeutico certificato. Come dichiara il professor Nicola Veronese, membro del Comitato Scientifico SINPE e docente alla UniCamillus: “Gli operatori sanitari hanno finalmente a disposizione indicazioni pratiche su come sfruttare l’efficacia della nutrizione in diversi contesti clinici”.
Le raccomandazioni toccano cardiologia, oncologia, metabolismo, neurologia e ginecologia, dimostrando che un’alimentazione ispirata alla tradizione mediterranea può:
- Ridurre la mortalità generale del 9%
- Abbassare il rischio di malattie cardiovascolari del 9%
- Diminuire l’incidenza e la mortalità per tumori del 6%
Dall’infarto all’Alzheimer, passando per il diabete
Il documento è preciso, puntuale e interdisciplinare. Raccomanda l’adozione della Dieta Mediterranea per prevenire l’ictus, la fibrillazione atriale, l’arteriopatia periferica, ma anche per ridurre il rischio di tumori a seno, colon-retto, stomaco e polmoni. Forte l’evidenza anche nei confronti del diabete di tipo 2, obesità e sindrome metabolica.
E poi ancora: Alzheimer, depressione, fragilità senile, fino al diabete gestazionale e alle complicanze neonatali. Una copertura che sfiora l’enciclopedico, a riprova di un dato inequivocabile: mangiare bene è vivere meglio, più a lungo e con meno sofferenze.
Un patrimonio da riscoprire
Ma cosa si intende davvero per Dieta Mediterranea? Non è (solo) un menu, ma uno stile di vita. Un’armonia di gesti, tempi e ingredienti. Il modello è quello tradizionale dei Paesi del Mediterraneo, come Italia, Grecia e Spagna, ed è stato riconosciuto nel 2010 come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.
La sua ricetta segreta? È semplice: cereali integrali, verdura e frutta fresche, legumi, semi, pesce e olio extravergine di oliva. Carni rosse e dolci sono un’eccezione, mai la regola. Il tutto condito con attività fisica moderata, convivialità, riposo e un profondo rispetto per stagionalità, biodiversità e territorio.
Un progetto corale per il futuro della salute
Oltre 30 società scientifiche hanno partecipato alla stesura del documento. Medici, ricercatori, nutrizionisti, economisti della salute: tutti uniti per dare una forma nuova a un sapere antico. L’obiettivo? “Standardizzare l’approccio nutrizionale in sanità pubblica”, come afferma Veronese.
Il documento rappresenta quindi una svolta culturale e scientifica. È il passaggio dalla tradizione alla prescrizione, dalla tavola di famiglia al lettino del medico. Non solo: le Linee Guida includono anche valutazioni economiche, sostenibilità ambientale e applicazioni educative, rendendo questo strumento un pilastro per la salute del futuro.
Conclusione: tornare alle radici per andare lontano
In un’epoca di superfood esotici e diete lampo, la Dieta Mediterranea si conferma come la più moderna delle antichità. È la scienza che riscopre il buonsenso, la medicina che rispetta la cultura, la nutrizione che dialoga con l’ambiente.
E oggi, grazie a queste Linee Guida ufficiali, diventa anche una risorsa operativa per la sanità pubblica e una sfida collettiva da affrontare con forchetta e consapevolezza.
Hashtag consigliati per i social media:
#DietaMediterranea #LineeGuida #Salute #Prevenzione #NutrizioneClinica #ISS #SINPE #CiboSano #StileDiVitaMediterraneo #PatrimonioUNESCO #PrevenzioneTumori #CuoreSano