Dall’adrenalina al progesterone, gli ormoni influenzano la nostra sensibilità termica. Ecco perché sudiamo, ci irritiamo o ci sentiamo fiacchi sotto il sole cocente.

Insofferenza per il caldo: che ruolo giocano gli ormoni?

C’è chi, appena il termometro supera i 30 gradi, si scioglie come neve al sole. E chi invece sembra imperturbabile anche sotto un sole rovente di mezzogiorno. Da cosa dipende questa differenza? Non è solo questione di abitudine, metabolismo o idratazione: gli ormoni giocano un ruolo decisivo nella nostra tolleranza al caldo.

Gli ormoni come termostati del corpo

Il nostro corpo funziona come una macchina perfettamente orchestrata. Al centro di tutto, una cabina di regia invisibile ma potentissima: il sistema endocrino. Gli ormoni — messaggeri chimici rilasciati da ghiandole come ipotalamo, tiroide, surreni e ovaie — influenzano la frequenza cardiaca, la sudorazione, la vasodilatazione e perfino la percezione della temperatura.

Il sistema ipotalamo-ipofisi è una sorta di termostato biologico che regola la temperatura interna. Quando fuori fa caldo, segnala al corpo di attivare il raffreddamento: sudore, calo della pressione, minor appetito. Ma se la comunicazione ormonale è alterata, la risposta può essere esagerata o insufficiente.

Estrogeni e progesterone: le protagoniste femminili

Le donne, in particolare, conoscono bene l’effetto del caldo sul corpo. Durante la fase luteinica del ciclo mestruale, quando i livelli di progesterone salgono, la temperatura corporea può aumentare di 0,3-0,5 °C. Questo rende il corpo più sensibile al calore esterno.

Anche gli estrogeni influenzano la vasodilatazione e la sudorazione. In menopausa, quando questi ormoni crollano, molte donne riferiscono improvvisi vampate di calore e intolleranza termica, anche senza esposizione diretta al sole.

Curiosità: È per questo che le donne in menopausa soffrono il caldo anche in inverno!

Cortisolo e adrenalina: gli ormoni dello stress

Ma non sono solo gli ormoni sessuali a essere coinvolti. Il cortisolo (ormone dello stress) e l’adrenalina possono alterare la percezione termica. Quando siamo stressati, il corpo reagisce come se dovesse “combattere o fuggire”: si alza la temperatura interna, il cuore accelera, e ci sentiamo più accaldati anche se non fa particolarmente caldo.

In estate, l’aumento naturale dello stress termico può quindi sommarsi allo stress emotivo, amplificando l’insofferenza al caldo.

Tiroide e termoregolazione

Anche la tiroide, piccola ghiandola alla base del collo, ha un impatto diretto sulla gestione della temperatura. Una ipertiroidismo comporta un metabolismo accelerato, che genera più calore interno e una maggiore difficoltà a tollerare temperature elevate. Chi soffre di ipotiroidismo, al contrario, può avvertire meno il caldo, ma essere più sensibile ai cambiamenti climatici improvvisi.

Cosa possiamo fare?

Se ti senti più irritabile, spossato o disidratato del solito nei mesi caldi, potresti essere vittima di uno squilibrio ormonale. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Idratati bene: gli ormoni regolano anche l’equilibrio dei liquidi.
  • Evita picchi glicemici: una dieta stabile aiuta il sistema endocrino.
  • Fai attenzione al ciclo mestruale: nei giorni di maggiore progesterone, pianifica attività meno intense.
  • Consulta un endocrinologo: se soffri di caldo in modo anomalo, valuta un controllo ormonale.

Il corpo, poeta silenzioso

In fondo, il nostro corpo è un poeta silenzioso che comunica con febbri, brividi, sudori e stanchezze. Gli ormoni sono le sue parole invisibili, capaci di farci sentire in paradiso… o all’inferno climatico. Imparare ad ascoltarli è il primo passo per vivere l’estate con consapevolezza e benessere.


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