Anno che va anno che viene, e alla fine si tirano sempre le somme di quanto è accaduto di interessante e positivo per l’evoluzione della ricerca e terapia nel campo del diabete di tipo 1. Il 2012 ha gettato interessanti premesse per la conferma e sviluppo di importanti filoni della ricerca si verso la cura della malattia che nella direzione della sua prevenzione (come, ad esempio, il possibile legame tra influenza ed esordio della patologia). Ed ecco qua a memoria di questi dodici mesi la cronologia degli accadimenti più importanti succedutesi attorno al diabete nel la ricerca scientifica e tecnologica.
1) L’anno comincia con una notizia importante per noi diabetici di tipo 1, una grande multinazionale dell’informatica quale la Microsoft congiuntamente all’Università di Washington, questi ricercatori stanno lavorando insieme per sviluppare un metodo non invasivo, una soluzione tecnologica che promette di migliorare sia la salute che la qualità complessiva della vita per i diabetici: una lente a contatto di controllo dei livelli della glicemia. Questa soluzione innovativa rappresenta un trend in tecnologia: l’interfaccia utente naturale (NUI).
http://lambertini.net/diab/2012/01/05/lentamente/
2) Cari lettori, navigatori, frequentatori del blog “Il mio diabete” oggi pubblico io testo del manifesto programmatico dell’Alliance of Cure e mentre faccio ciò voglio aggiungere di mio un invito: facciamo in modo che il 2012 passi alla storia non per “la profezia dei Maya” o altre amenità simili, ma diamo la spinta propulsiva per dare una chiave di volta alla ricerca scientifica per remissione del diabete 1. Io sono convinto di quanto ho appena detto e scritto e per far questo ci sono due precondizioni necessarie: dare un enorme, generale impulso nelle campagne di raccolte fondi a sostegno della ricerca; avviare e tenere alti i livelli di informazione proprio a questo scopo, ad ogni ordine e grado a livello mondiale e delle singole nazioni. Tra un anno farò i 50 con il diabete 1 e sarò un essere vivente veramente felice quando vedrò i bimbi, ragazzi di oggi liberi da questa malattia poiché dentro di me lo sarò pure io.
http://lambertini.net/diab/2012/02/16/lalleanza-nella-ricerca-della-cura/
3) Big Pharma al lavoro ma ci vorranno una decina d’anni. Intanto arriva il biosirnilare: porterà prezzi più bassi L’ insulina diventerà intelligente un farmaco per l’autocontrollo. Le hanno già soprannominate insuline “intelligenti” ma sulla loro natura le bocche sono cucite. Top secret industriale per questa che potrebbe essere la più grande scoperta del secolo nella cura del diabete: un’insulina capace di “sentire” i valori di glucosio nel sangue e di modulare la sua azione di conseguenza, abbassando la glicemia quando serve, senza sconfinare nel rischio dell’ipoglicemia. Ci sta lavorando tra gli altri la SmartCells, di recente acquisita da un gigante farmaceutico americano e potrebbe arrivare sul mercato entro una decina di anni. In arrivo a breve invece le insuline biosimilari che, pur non rappresentando una novità sul piano delle cure, di certo provocheranno un certo fermento sul mercato, contribuendo – si pensa – a calmierare i prezzi degli analoghi rapidi e basali dell’insulina, attualmente disponibili. Pronte al debutto la Biocon di Bombay e la cinese Gan Lee che hanno investito per lo sviluppo degli analoghi biosimilari circa 200 milioni di dollari.
http://lambertini.net/diab/2012/06/19/big-insuline/
4) Un lactobacillo geneticamente modificato preso per bocca è riuscito a “riprogrammare” il sistema immunitario in un modello animale di diabete di tipo 1, quello giovanile, e a riportare i livelli glicemici nella norma. Lo studio, europeo, vede protagonisti ricercatori dell’università di Siena e dell’università di Lovanio. I primi per l’idea, i secondi per la creazione dei lactobacilli modificati. L’interesse è alto, la pubblicazione sulla rivista americana Journal of Clinical Investigation lo conferma. E l’avvio di una sperimentazione sull’uomo già dal primo semestre del 2013 significa che i risultati sull’animale hanno aperto una strada nuova che potrebbe riportare i pancreas autodistruttivi dei diabetici di tipo 1 a ripartire come se fossero stati a riposo. Tutto ciò è accaduto nei topi Nod (un modello animale che esprime il diabete di tipo 1 come nell’uomo). (Tratto dalla pagina salute del Corriere della Sera)
http://lambertini.net/diab/2012/07/11/activia/
5) La fase I della sperimentazione clinica ha confermato che l’uso di un vaccino generico per aumentare i livelli di un modulatore del sistema immunitario può causare la morte delle cellule autoimmuni rivolti ai nuclei insulino-secernenti del pancreas e temporaneamente ripristinare la secrezione di insulina nei pazienti umani con diabete di tipo 1. I risultati dello studio – condotto da Denise Faustman, direttore del Massachusetts General Hospital (MGH) Laboratorio di Immunobiologia – sono stati pubblicati nella rivista open-access PLoS ONE, e un più ampio studio di Fase II è attualmente in corso.
http://lambertini.net/diab/2012/08/09/diabete-la-ricerca-non-va-mai-in-ferie/
6) L’idea di progettare un dispositivo per la misurazione non invasiva del glucosio è stata concepita circa 3 anni fa. Nel marzo 2010, la prima versione del dispositivo è stato lanciata e testata con successo. Poco dopo, il secondo, e poi, le versioni terza del dispositivo sono stati sviluppati. Limite di rilevamento del dispositivo inventato è 0,007 mg / dl. Oggi, un prototipo della versione finale del dispositivo viene avviato alla fase di collaudo finale. Si prevede che entro la fine di aprile 2013, la versione commerciale sarà sviluppata. Oltre al suo essere indolore, il nuovo metodo è meno costoso e può anche essere utilizzato per lo screening di pazienti diabetici in grandi centri. Non vediamo l’ora di rilasciare in commercio il dispositivo e di vedere come tali nuove diagnosi possono essere applicate in ambito internazionale.
http://lambertini.net/diab/2012/12/07/ci-sputiamo-sopra/
7) Come avevo facilmente pronosticato lo scenario ogni anno di più si arricchisce di nuove e ancor più avanzate tecnologie per l’infusione d’insulina, le quali si riducono nelle dimensioni fisiche, e aggiungo molto altro ancora ci aspetterà per il prossimo futuro. E’ il caso del microinfusore t: slim una sottiletta d’apparecchio è proprio il caso di dirlo! Agli abbonati della newsletter del blog avevo già dato la notizia, riportata nel corso del 52° meeting scientifico dell’American Diabetes Association svoltosi tra l’8 e 12 giugno scorsi, ovvero la prossima messa in distribuzione a seguito del visto della FDA (Federal Drug Admnistration), a partire da agosto negli USA al prezzo di $ 5000, della pompa “smilza”, mentre per quanto riguarda l’Europa l’arrivo è previsto attorno a gennaio del prossimo anno, in quanto attualmente all’esame dell’EMA.
http://lambertini.net/diab/2012/06/20/slim-size-to-fit-price/
Naturalmente il blog continuerà a seguire l’evoluzione delle ricerca, sia nei vecchi che nei nuovi filoni, cercando di saperne di più e capirne la fondatezza, possibilità di reale sviluppo. Comunque una cosa è certa: il 2012 è stato un anno importante per il diabete sotto il profilo scientifico, mi auguro che anche il 2013 non deluda le aspettative.