La realtà dietro il successo del crowdfunding: storie di disuguaglianza e delusione.

crowdfunding ha rivoluzionato il modo in cui le persone cercano aiuto finanziario, ma dietro i racconti di successo di piattaforme come GoFundMe si celano numerose campagne fallite e utenti delusi. Questo fenomeno, che ricorda il vecchio show televisivo “Queen for a Day”, rivela una realtà fatta di disuguaglianze e di speranze infrante.

Un successo apparente

GoFundMe, il più grande sito web di crowdfunding per cause personali, vanta di aver aiutato a raccogliere oltre 30 miliardi di dollari in donazioni dal 2010 al 2024. Tuttavia, dietro queste cifre impressionanti si nascondono molte campagne che non raggiungono mai i loro obiettivi. La piattaforma mostra solo i successi, mentre una vasta maggioranza di raccolte fondi fallisce nell’anonimato.

La cascata di disgrazie

Navigando nella sezione Scopri di GoFundMe, si trova una lunga lista di storie di persone che affrontano gravi difficoltà: malattie, incendi, tragedie familiari. Queste storie strazianti cercano di ottenere visibilità e donazioni, ma solo poche riescono a diventare virali e a raccogliere fondi sufficienti.

Ostacoli digitali e disuguaglianze

La promessa iniziale del crowdfunding era quella di democratizzare la raccolta fondi, permettendo a chiunque di accedere al denaro necessario. Tuttavia, la realtà è ben diversa. Le persone a basso reddito spesso non utilizzano il crowdfunding a causa della mancanza di accesso a Internet o della difficoltà di utilizzare la tecnologia. Inoltre, le campagne di successo sono spesso quelle promosse da individui già avvantaggiati economicamente, che possono contare su reti di supporto più ampie e competenze migliori per creare contenuti accattivanti.

La maggioranza invisibile

Le statistiche sono impietose: solo circa il 17% delle campagne GoFundMe negli Stati Uniti per l’assistenza sanitaria e le spese di emergenza raggiungono i loro obiettivi. Il 5% delle campagne di maggior successo raccoglie quasi la metà di tutti i fondi. Questo dimostra come le disuguaglianze economiche si riflettano anche nel mondo digitale, amplificando le disparità già esistenti.

Un sistema che nasconde il fallimento

GoFundMe nasconde i fallimenti dietro un sistema algoritmico che promuove solo le campagne di successo, relegando le altre ai margini della piattaforma. Questo approccio, sebbene redditizio per l’azienda, lascia molti utenti delusi e disillusi.

Conclusione: Regina per un giorno 2.0?

Come “Queen for a Day” sfruttava le disgrazie per intrattenere, GoFundMe utilizza la tecnologia moderna per raccogliere fondi, ma con un impatto simile: pochi successi visibili e molte speranze deluse. Per rispettare la promessa democratica del crowdfunding, GoFundMe dovrebbe rendere più trasparente il successo di tutte le campagne e migliorare l’accessibilità per chi vive le maggiori difficoltà economiche. Solo così si potrà garantire che ogni voce abbia realmente una possibilità di essere ascoltata.

Autore: Ted Mulligan

Data: 27 luglio 2024