Un mese fa: È la notizia che non stavate aspettando: lo scorso 4 agosto 2016 è nata DIABO – Diabetici Insieme a Bologna, una comunità associativa aperta ai diabetici di tutti i tipi purché condividano la voglia di stare assieme vivere la vita al meglio, essere informati e formati preparati nella gestione quotidiana del diabete, essere squadra per rivendicare, volere un’assistenza sanitaria migliore per i diabetici bolognesi, al passo coi tempi e le novità terapeutiche offerte dalla scienza medica e dalla ricerca. Da Porretta Terme a Pieve di Cento, in ogni luogo e sperduto angolo di Bologna e Provincia metropolitana, ove c’è un diabetico, diabetica che vive da solo la malattia desideriamo dirgli: nessuno deve restare solo, assieme possiamo dobbiamo stare bene.
Il Consiglio Direttivo di DIABO è composto da:
Agata Magaletta – Presidente
Roberto Lambertini – Vicepresidente
Cinzia Francesca Dursi – Consigliera e Counselor
Flavia Altini – Consigliera
Emanuela Nicoletti – Consigliera
Come leggete tra i fondatori dell’Associazione c’è anche lo scrivente, qualche attento lettore si chiederà: ma il Lambertini aveva dichiarato di non volerne più sapere di associazioni e affini di diabetici o simili, allora pure lui è un voltagabbana?
La ragione vera per cui ho deciso di condividere la fondazione di una nuova associazione è molto semplice: è da anni che scrivo in questo blog della profonda crisi in cui versa la diabetologia bolognese con un degrado profondo dei livelli di assistenza sanitaria offerti ai diabetici adulti di tipo 1. Ora è vero che la maggioranza silenziosa si accontenta ma c’è una minoranza di noi invece a cui queste cose non vanno affatto bene poiché abbiamo una condizione patologica attraversata e colpita da diverse complicanze e comorbilità le quali richiedono un servizio di diabetologia all’altezza, una informazione e formazione del paziente vera. Un riscontro sul gradimento del prestazioni. Personale preparato e qualificato a curare e trattare i diabetici con microinfusore e strumenti per il monitoraggio continuo del glucosio.
Ecco il mio impegno è finalizzato a portare a casa un’assistenza migliore e riqualificata per i diabetici tipo 1 adulti entro e non oltre i prossimi due anni, dopo di che saluto e vado a fare altro, sempre che sia ancora vivo s’intende.
Oggi il cosiddetto associazionismo diabetico è una sorta di fan club del diabetologo di turno e la vera forza, ossatura della categoria non sono i diabetici bensì i genitori di diabetici, la parte restante è marginale.