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ricerca2016: possiamo fare di più: abbiamo 366 giorni quindi le ventiquattro ore aggiuntive possono fare la differenza. Almeno accade ogni quattro anni la faccenda quindi cerchiamo di coglierne l’essenza.

Ogni stagione ha i suoi rituali che, più o meno, si ripetono pedissequamente, esempi? Beh per cominciare il palinsesto della programmazione televisiva (inverno, estate), la stagione dei saldi, il calendario sportivo o teatrale e ancor più lo scolastico. Poi ci sono scadenze e altre date importanti da ricordare naturalmente variabili a soggetto. Cosa posso dire di più: il tempo è lo schema alla base dell’organizzazione e utile sia a chi amministra che agli amministrati per aver una base d’ordine nel fluire quotidiano degli accadimenti, poi il lato umanistico, romantico e ideologico viene dopo ma questa è un’altra storia.

Naturalmente avrete capito dove vado a parare vero? Certo con il diabete ci vuole non solo calcolo ma anche metodo, ecco preferisco definire in questo modo anziché disciplina per indicare una necessario ordine dei processi di controllo e gestione autonoma della malattia. Il calendario, agenda dei passi e tappe da compiere è di fondamentale importanza per stare dietro a valori, problemi ed eventi accaduti e in corso, così da essere pronti a cercare di affrontare i nuovi.

La prima cosa fondamentale da avere e mantenere aggiornato è costituita dal diario dei valori quotidiani della glicemia, insulina somministrata, calcolo dei carboidrati nei pasti, glicosuria, pressione arteriosa, peso corporeo e altri parametrici di laboratorio nonché annotazioni di eventi importanti per noi e il medico (ipoglicemia, iperglicemia, ecc.); tutti frutto dell’autocontrollo domestico della patologia. Tale documento che sia in formato cartaceo o digitale va tenuto ordinato, aggiornato e ben conservato: sì può far sorridere questa ultima affermazione ma ho visto diari della glicemia assomigliare più alla carta oleata con cui si avvolge il formaggio o prosciutto e con scritture prossime alla illeggibilità, pertanto chiarezza anche da parte nostra oltreché del medico.

La seconda cosa importante è tenere a memoria e aggiornate in modo il più possibile dettagliato le informazioni non solo sulla quantità di carboidrati presenti nella nostra alimentazione giornaliera, ma anche dell’intera composizione dei pasti. Tutto servirà poi per capire meglio come l’alimentazione va ad incidere sulla curva glicemica assieme agli altri fattori: ambiente, malattie, stress.

E infine la terza fase strategica per completare la metodica di organizzazione ordinata della vita con la malattia ovvero le cose da ricordarsi di fare: naturalmente ogni tre mesi gli esami di laboratorio e la visita di controllo del diabete per primi, poi tra gli altri accertamenti il checkup della vista, poi a seconda dell’età e storia sanitaria di ciascuno ci possono essere altre visite specialistiche o accertamenti diagnostici specifici per il cuore, reni ecc. Ecco alla fine comunque il concetto di base da non dimenticare sta nella consapevolezza di avere ordine e organizzazione e tal proposito aggiungo un argomento oltre alla tematica medica: restate sempre aggiornati e in contatto con la realtà circostante, e partecipate ad eventi o momenti di formazione riguardanti la nostra malattia è importante, ci aiuta a stare meglio.

Quindi riepilogando: no alla decadenza e occhio alla scadenza con metodo e ordine senza negligenza per un’ottima partenza e conduzione del percorso grazie alle quali manterremo una buona condizione.