Oltre il diabete organizzazione made in Italy e magari pure onlus sono i classici personaggi in cerca di notorietà, d’altronde viviamo oggi nell’era della vanità e falsità a discapito della verità e onesta, lasciamo perdere l’umiltà che l’ha solo Berlusconi quando quattro anni fa prometteva entro tre anni la cura del cancro. Allora questi innovatori della cura del diabete non sanno e per loro fortuna non conoscono la miseria. Non sanno che tra il 1938 e 1948 tanti bambini diabetici italiani morivano causa la mancanza d’insulina, e solo per alcuni eroici medici dell’epoca altri riuscivano a salvarsi. Tutto questo molti non lo sanno come non sanno che in parti del mondo odierno continua a mancare l’insulina senza la quale un diabetico muore.
Io non conto un cazzo di niente, non sono nessuno, i miei genitori erano dei poveracci, ignoranti ma una cosa la sapevano: per vivere con il diabete 1 dovevo fare l’insulina e con un po’ di culo e le iniezioni di insulina, nonostante tante volte da piccino ho rischiato la vita, sono ancora vivo. Pertanto, e non uso frasi pesanti, a questi signori chiedo solo una cosa: fate voi da cavie umane direttamente, a cominciare dal sedicente miracolato dal diabete 1, come diceva Angeli: provare per credere cos’è il dolore, la perdita di una persona cara, di un bambino, di un giovane.
Mi sono letteralmente rotto le palle di questo coacervo di gente che propina le carote come cura e della società fatta di cosiddette persone “per bene” che non fa nulla, a cominciare dalle autorità per passare tv, stampa e internet, ancor peggio Facebook il cui scopo è di fare soldi e pubblicherebbe anche un cadavere in avanzato stato di putrefazione per fare cassa.