Default Featured Image Uomo che tira la cortina di buio per rivelare un nuovo mondo migliore. Cambiamento concettuale, due mondi, l’inferno e il paradiso.

Costanza, continuità, regolarità sono il leitmotiv, il motivo conduttore della nostra vita con il diabete: per alcuni un mantra per altri una lagna, comunque la pensiate è un fatto appartenente alla cronologia della malattia cronica.

Una certezza: siamo la somma dei nostri dei nostri equilibri e giramenti, sbagli e successi e un diabetico lo impara proprio anche grazie alla malattia.

Comunque alla fine la maturità arriva, logico, ma arriva di colpo e non piano piano come dice la gente,; e cambi, lo senti dentro, quasi dal giorno stesso in cui compì cinquant’anni con quella torta davanti chiudi gli occhi esprimi il desiderio e quando li riapri dentro senti l’obbligo di dover far bene da lì in poi, senti qualcosa che cambia, già il desiderio espresso mentre spegni le candeline è radicalmente diverso dal desiderio dell’anno precedente, non so, è come se le tue radici si fossero ancorate più saldamente ancorate al terreno, il vento dell’adolescenza poteva smuoverti perché eri ancora tenero e selvaggio ma ora sei maturo, e trovi la tua stabilità, tutto trova ordine, non ti giri più attorno aspettando che la felicità arrivi portata da persone esterne ma la cerchi dentro te steso perché la felicità è una scelta non certo uno stato d’animo, le donne?

Beh non le scegli più per come vestono o per le loro curve ma più per ciò che dicono perché per farti una famiglia ne desideri una che abbia aperto più volte un libro di quante volte abbia aperto le gambe, a cinquant’anni gli amici sono pochi pochissimi ma ti …sono rimasti quelli veri, non hai più  bisogno di esser d’accordo su tutto ed essere accondiscendente solo per far parte del gruppo, a  cinquant’anni hai un idea chiara su tutto e una posizione ferrea presa lungo il tuo tragitto un po’ figlia della somma di esperienze negative e non, i soldi non li sperperi più in capi di abbigliamento costosi e griffati  perché a cinquant’anni non hai bisogno del nome di qualcun altro per sentirti un uomo, cambiano le mete è lo spirito con il quale affronti i viaggi, cerchi esperienze formative vuoi vedere conoscere relazionarti con il mondo, i putan tour sono per gli immaturi, ai sabati alcolici preferisci un bel dvd, inizi a tenere con più cura a te stesso perché hai acquisito lungimiranza e sai che la vita non si è fermata perché hai compiuto  cinquant’anni come pensavi quando a venti i trentenni li vedevi spingendo un passeggino, inizi a fare progetti concreti, tutte le paure non svaniscono di certo ma mutano, se prima avevi paura della monogamia ora hai paura di restare solo, ci ragioni sopra e in fine giungi alla conclusione che non è come ti dicono i ragazzini che riprendi se ti superano con lo scooter andando a zig zag, non sei vecchio, a cinquant’anni sei solo rinsavito!

C’è vita e vita. Può essere piena o vuota, ricca o povera. Ma due regole devono guidarla: sia la tua, sia scelta liberamente.

E due limiti: non fare agli altri ciò che non vorreste venga fatto a voi e amare gli altri come voi stessi. Il tutto condito da un taumaturgico sorriso.