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Cari lettori da alcune settimane Il Mio Diabete fa esordire gli articoli con questa frase: Il 5×1000 destinato a Diabetici Insieme A Bologna – DIA.BO Firma nel riquadro “Sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale…” Inserisci sotto la firma il nostro codice fiscale 91391860375.
Essendo la rete senza confini geografici, compreso questo spazio, perché allora circoscrivere la promozione della raccolta del 5×1000 dalla dichiarazione dei redditi 2016 ad una sola associazione di volontariato ONLUS, per di più operante in ambito locale (Bologna e Provincia Metropolitana)? Per due semplici motivi: di DIABO ne sono Vicepresidente e tra i fondatori, e questa realtà rappresenta un percorso innovativo nell’associazionismo diabetico italiano, in questa città c’è da “risanare” non i pazienti ma l’intera filiera sanitaria (e credo anche da molte altre parti). I progetti che vogliamo realizzare e per cui stiamo raccogliendo i fondi sono nuovi e unici.

  • Progetto HH – HH sta per ipoglicemia e iperglicemia: fare opera diffusa di informazione e prevenzione per riconoscere, trattare e cercare di prevenire queste gravi e pericolose manifestazioni del diabete. Voi direte: il problema è scontato e a tutti viene fatto il discorsino su cosa fare per affrontare la problematica. Una parziale risposta e verità, poiché le reazioni e manifestazioni sintomatiche dell’ipoglicemia e iperglicemia non sono degli standard per tutti. Si deve dire: a ciascuno il suo e partendo da qui, dalla consapevolezza mediante opera di preparazione adeguata, sia per il diabetico che per i parenti, tutor, si fa necessità e come DIABO vogliamo, dobbiamo affrontare e rendere disponibile, fruibile alla popolazione.
  • Doctor House – progetto di educazione terapeutica e dietetica  a distanza (streaming) per imparare a gestire al meglio il diabete con particolare attenzione alle fasce di popolazione immigrata, residente distante dai centri abitati e non autosufficiente. Tale iniziativa è veramente unica. Si parla tanto dell’importanza dell’educazione terapeutica nel diabete, poi o non la si fa oppure trattasi di infarinatura un tanto al chilo. Nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è contemplata. Comunque sia oggi più che mai emerge il dato eloquente di per sé di quanto sia marginale nell’insieme dei diabetici (tipo 1 in primis) l’educazione sanitaria: solo un 25% dice di avere partecipato una qualche momento formativo e ben il 90% non sa cosa sia la conta dei carboidrati. Ecco il programma di educazione a distanza ambisce a raggiungere quelle fasce della popolazione diabetica non raggiunte dal “segnale” formativo.

Naturalmente resta la scelta di destinare tale parte della dichiarazione a chi ci pare e piace, come di noTags: diabete, 5x1000n fare scelte.
1. Nel modulo della tua dichiarazione dei redditi, trova lo spazio dedicato alla “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’Irpef”.
2. Firma nel riquadro “Sostegno del volontariato e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale…”
3. Inserisci sotto la firma il nostro codice fiscale 91391860375.

Elliott P. Joslin Diabetologo

“Il diabetico, che sa di più, vive più a lungo”.

Una infermiera ben addestrata ha più valore dei medici del paziente”.

“Possiamo dirlo uno alla volta, ma possiamo insegnare insieme a molti pazienti e ciascuno è probabile che lo insegni a un altro”.

“L’uomo che abbandona la vita attiva all’aria aperta e se ne sta fermo in una sedia è un candidato per il diabete”.

“La persona con diabete ha bisogno di costruirsi il carattere proprio come fa con il corpo … la responsabilità personale del proprio benessere e della famiglia deve sempre essere mantenuta in primo piano”.

“Imparate come se doveste imparare per sempre”.

“La cura del diabete è in comproprietà: 50% del medico, 50% del diabetico”.